FORGARIA (UDINE) – E’ stato impallinato e ha rischiato di morire per le ferite e l’intossicazione da piombo dopo che qualcuno lo aveva colpito. Ma presto il grifone francese Maxille tornerà a volare.
Maxille non ha nemmeno due anni. Nato nel 2016 nel canyon di Verdonin, in Francia, si è spostato in Italia, ma senza seguire la rotta più usata delle Alpi, bensì lungo gli Appennini, racconta Il Messaggero Veneto.
Lungo il suo percorso, il giovane grifone è stato colpito dagli spari di qualcuno. “Maxille è stato recuperato vicino a Firenze il 22 marzo scorso in condizioni disperate – ha spiegato al quotidiano veneto Fulvio Genero, direttore scientifico della Riserva naturale di Cornino, in Friuli Venezia Giulia – Maxille era incapace di volare e molto debilitato. Si è lasciato facilmente catturare ed è stato portato al Cruma (il Centro Recupero Uccelli Marini e Acquatici) della Lipu Livorno”.
Dagli esami sono state evidenziate lesioni da arma da fuoco e una grave forma di intossicazione legata all’ingestione di piombo. Ma grazie a cure intensive e farmaci specifici il giovane grifone si è ripreso.
“Le sue condizioni – è il commento di Genero – sembrano buone e pertanto si prevede di liberarlo nelle prossime settimane. Vedremo se Maxille rimarrà nella colonia friulana o continuerà i suo spostamenti verso altre terre”.
Secondo gli esperti, per una specie sociale come il grifone l’ideale è che l’uccello sia liberato in una colonia, in modo che si unisca ad altri esemplari e impari a conoscere il territorio con i siti di alimentazione e di riposo.