Il pesce siluro e la tartaruga tra le sue fauci. Davvero quello che non strozza ingrassa. Deve averlo pensato il pesce siluro di una quarantina di chili, trovato agonizzante in mezzo al lago con mezza tartaruga incastrata nella bocca. Mezza a zampe all’aria, mezza ficcata in gola, entrambe morte stecchite.
Il pesce siluro e la tartaruga tra le sue fauci del lago Kiessee a Göttingen
Un pesce siluro tedesco. Trovato dai pescatori del lago Kiessee a Göttingen. Boccheggiava con l’ospite morto tra le branchie: la tartaruga, prima di arrendersi, disperata gli ha attaccato le branchie.
Il pesce siluro aveva i minuti contati. Un metro e mezzo di pescione d’acqua dolce. “Non poteva più essere salvato e non sarebbe sopravvissuto”, ha detto Marc Stemmwedel dello Sportangelklub Göttingen.
Marc ha voluto anche rassicurare sul fatto che il pesce siluro sia stato “riciclato in modo ragionevole”. Rischiando di fornire un supplemento di inquietudine. Dovrebbe significare che non è finito nel bidone dell’organico. A meno che non intendesse succulenti tranci e filetti gratinati.
Che ne è stato, invece, della tartaruga? Certo la scena è abbastanza spaventosa, qualche giornale ha voluto indugiare sul volto “orribile” della natura. Se è vero, l’orribile natura non sfugge tuttavia al dominio del ridicolo, vagamente osceno, di morire nella bocca degli altri. O al grottesco in agguato per chi mangiando soffoca. Il pesce siluro e la tartaruga, una favola senza lieto fine, purtroppo. E senza morale, per fortuna.
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