E' stato preso il "killer di gatti di Croydon" E' stato preso il "killer di gatti di Croydon"

Il “killer di gatti di Croydon” è stato preso: in 3 anni ha ucciso e mutilato centinaia di animali

E' stato preso il "killer di gatti di Croydon"
E’ stato preso il “killer di gatti di Croydon”

LONDRA – In tre anni ha ucciso e fatto a pezzi 400 animali. Ma alla fine è stato preso. Le sue violenze sono diventate oggetto delle indagini di Scotland Yard, che ha messo in campo un team di 15 persone per arrivare a catturarlo.

L’uomo, ormai noto in Gran Bretagna con il nome di “killer di gatti di Croydon”, sembra sia il responsabile di centinaia di uccisioni e mutilazioni di mici e altri animali, da compagnia e non solo, nella zona tra Manchester e Brighton. Tra le sue vittime ci sarebbero anche diversi conigli, oltre ad animali selvatici come scoiattoli e persino cervi e volpi, che l’uomo avrebbe ucciso e fatto a pezzi anche usando un machete.

Secondo gli investigatori di Scotland Yard il killer avrebbe attratto gli animali domestici con del cibo per poi colpirli a morte con coltelli o altri oggetti affilati. Una volta passato all’azione, avrebbe aspettato ogni volta almeno mezz’ora per permettere al sangue di coagulare, per poi mutilare gli animali, spesso portando loro via zampe, code e teste.

Gli attacchi più recenti, riferisce il Daily Mail, si sono verificati in Essex, a Chigwell e Ilford, dove sono stati uccisi due gatti. Scotland Yard aveva iniziato ad indagare nel dicembre del 2015 con un team di quindici persone: cinque detective e dieci agenti di polizia. Sull’uomo era anche stata posta una taglia da diecimila sterline.

A gennaio si pensava di essere arrivati al killer dopo che la polizia di Duston, Northamptonshire, aveva arrestato un camionista di 31 anni nel cui tir, in alcune buste di plastica, erano stati rinvenuti cinque gatti decapitati. Ma non era lui.

Il livello di allerta era aumentato in seguito ad una dichiarazione della profiler Pippa Gregory, che aveva detto che il killer avrebbe potuto spostare la propria attenzione sugli umani, una volta che si fosse annoiato di uccidere gli animali.

 

 

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