Torna a casa, ai domiciliari, il cane Miro Torna a casa, ai domiciliari, il cane Miro

Miro, il cane che non poteva abbaiare, liberato: torna a casa, ai domiciliari

Torna a casa, ai domiciliari, il cane Miro
Miro, il cane che non poteva abbaiare, liberato: torna a casa, ai domiciliari

TRENTO – Torna a casa Miro: il cane più famoso dell’anno, Casimiro detto Miro, pastore abruzzese di tre anni di Roveré della Luna (Trento), è stato liberato dal canile di Rovereto in cui era stato messo 22 giorni fa, in seguito all’ennesima querela del vicino di casa dei suoi padroni, che si era lamentato del suo abbaiare notturno.

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A portare alla liberazione di Miro e il suo ritorno alla famiglia Munter anche una petizione lanciata sulla piattaforma change.org che in poche settimane ha raccolto 242mila firme, oltre alla mobilitazione della politica di Forza Italia Michela Vittoria Brambilla, che ha annunciato un’iniziativa legislativa per il diritto dei cani di abbaiare.

Non la pensa così il vicino di casa della famiglia Munter, un benzinaio che, secondo quanto riferisce La Stampa, non sarebbe nuovo a “raid giudiziari contro i compaesani”. E’ stato lui a sporgere tre querele contro Miro. E alla fine ha ottenuto che venisse portato in canile. 

Solo che la vicenda ha ricevuto l’attenzione dei media, compresi i seguitissimi e lacrimosissimi programmi tv del pomeriggio, che hanno dato a Miro fama nazionale.

Alla fine, così, il giudice ha deciso che il cane può tornare a casa sua, dalla sua famiglia, ai domiciliari, con il divieto di non uscire dalle 21 alle 7. E se la famiglia Munter gioisce, assicurando che comunque loro i cani li trattano da cani e non li umanizzano, il benzinaio, che parla solo attraverso il proprio avvocato, si difende: “L’animalismo c’entra nulla. Il mio cliente non è affatto contro gli animali. Ha accolto in casa un cane del canile due gatti randagi”, ha assicurato a La Stampa. 

Intanto Miro è stato “scarcerato”, ma il processo deve ancora iniziare. Si aprirà il 27 aprile a Trento. Bisognerà vedere allora cosa deciderà il giudice.

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