Polli in casa come animali domestici: negli Usa una moda, ma è allarme salmonella

ROMA – Quella di tenere in casa come animali domestici polli, galline, pulcini, oche e altri volatili è una moda che ha preso piede negli Stati Uniti, specie nelle vaste aree rurali. La moda però ha un grave inconveniente sanitario: l’intimità con questi animali accresce esponenzialmente il rischio di contrarre la salmonella.

Il 2016, segnala l’allarme del Center for Disease Control and Prevention, è stato un anno maledetto: almeno tre persone sono morte di salmonella negli Stati Uniti mentre con un migliaio di casi di contagio conclamati. In Ohio una vera emergenza per i focolai dell’infezione. Che in genere provoca nausea, vomito, crampi addominali e febbre ma può anche essere letale per l’uomo.

E’ talmente radicata questa moda che ha trasformato i classici animali da cortile in più affettuosi animali da compagnia, che in vendita nei pet shop si possono acquistare perfino dei pannolini esclusivi per le galline. Curiosa scelta ma igienicamente sensata, per evitare che gli amici polli sporchino ovunque.

Peccato che i germi annidati nelle ali spargano l’infezione indiscriminatamente: tanto è vero che il consiglio degli esperti è di evitare almeno di interdire ai polli l’ingresso negli spazi dove si preparano e consumano i pasti. Se proprio non devono finire allo spiedo, che almeno tengano le zampe fuori dalla cucina.

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