ROMA – Il reddito di cittadinanza anche per le spese per cani, gatti e altri animali di affezione. Lo chiede Aidaa, la Associazione per la difesa degli animali e dell’ambiente guidata da Lorenzo Croce.
In un comunicato Croce scrive: “Nei prossimi giorni dovrebbe vedere la luce il decreto relativo al reddito di cittadinanza, per questo rinnovo l’appello in questi giorni cruciali perché tra le spese possibili venga inserite anche l’acquisto del cibo e dei prodotti per i pet e anche le visite veterinarie e le vaccinazioni obbligatorie per gli animali di affezione in quanto questo sarebbe un aiuto importante alle famiglie più povere la cui presenza degli amici pelosi in casa è a rischio ogni giorno proprio per la difficoltà di poterli cibare e curare”.
Croce chiede così al Governo che nel paniere delle spese ammissibili con il reddito di cittadinanza che dovrebbe interessare fino a 6 milioni e mezzo di italiani ci siano anche le spese per l’acquisto del cibo, ma anche quelle per le vaccinazioni e le spese veterinarie per gatti, cani ma anche gli altri animali di affezione (dai conigli ai furetti) che vivono nelle case di oltre 15 milioni di famiglie di italiani.
Secondo i dati riportati dai cento canili monitorati da Aidaa, in questi ultimi anni sono aumentati del 17% gli ingressi in canile di cani che non possono essere più gestiti dalle famiglie ed in particolare dagli anziani in difficoltà economica.
Si tratta, sottolinea Croce, di un “fenomeno che potrebbe essere azzerato se le spese per l’acquisto dei loro beni e per le spese veterinarie e di vaccinazioni obbligatorie rientreranno nelle spese ammissibili del reddito di cittadinanza che questo governo del cambiamento si appresta a varare”.