LONDRA – La nipote di Sergei Skripal, la ex spia russa avvelenata a Salisbury (Regno Unito) alcune settimane fa, chiede a Londra di farle sapere se anche i porcellini d’India e i gatti dello zio sono stati contaminati dall’agente nervino che ha fatto finire in ospedale Skripal e sua figlia Yulia.
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La donna, Viktoria Skripal, 45 anni, ha intenzione di andare nel Regno Unito per fare visita ai suoi parenti avvelenati. E per controllare come stiano i loro animali domestici. Viktoria sostiene che, se Yulia e Sergei sono stati davvero avvelenati in casa, allora i loro gatti e porcellini d’India dovrebbero essere morti.
Alcuni vicini di casa di Sergei Skripal citati dal Daily Mail sostengono che gli animali dell’ex spia, compreso il suo adorato gatto persiano, sarebbero stati portati via per essere esaminati. Fino ad ora, però, non sono più stati visti in casa e la polizia non ha fatto sapere nulla di come stanno. Non è chiaro dove si trovino e se siano stati anche loro contaminati dal novichok.
Notizie migliori riguardano il cane di Yulia, Noir, rimasto in Russia, in una pensione per animali. E buone notizie anche sul fronte della giovane figlia di Skripal: Viktoria ha detto di aver saputo che la cugina “ha aperto gli occhi, è in grado di mangiare e bere e ha anche detto qualche parola”. E adesso si vedrà se sarà in grado di rivelare dettagli importanti su come sono andate davvero le cose.
