Tartarughe uccise e con il guscio spezzato: i ritrovamenti al parco Calimera di Roma. Riti satanici?

Tartarughe uccise con il carapace spezzato di netto, forse con una pietra, di sicuro volontariamente: diversi esemplari ammazzati sadicamente così sono stati trovati al parco Calimera di Roma, in zona Arcacci, nel quartiere di Torre Angela, periferia est della Capitale. 

Tartarughe uccise, con il carapace spezzato, al parco Calimera di Roma

Sono stati gli stessi cittadini e abitanti della zona a segnalare, con tanto di fotografie, i tristi ritrovamenti di tartarughe ammazzate.

Il parco resta aperto anche di notte e non ci sono videocamere di sorveglianza, così fino ad ora non è stato possibile identificare i responsabili di questi gesti. 

I primi ritrovamenti risalgono ai primi di aprile e sono avvenuti nel parco Calimera e anche nel parco di Tor Tre Teste. 

Tartarughe uccise, con il carapace spezzato. La denuncia di Earth

Secondo quanto riferito dall’associazione ambientalista Earth attraverso il Corriere della Sera, “le tartarughe in questione sono delle Trachemys, una specie di cui è vietata la vendita dal luglio del 2019. Chi le possedeva in precedenza doveva comunicarlo al ministero dell’Ambiente ma molti hanno preferito aggirare l’obbligo abbandonale nei corsi d’acqua”. 

Il fatto che siano tartarughe acquatiche rende ancora più difficile la loro sopravvivenza con una ferita aperta sul carapace: “L’esposizione delle ferite all’acqua le porta ad avere una complicazione dell’infezione che le porta alla sepsi e, dunque, alla morte”, hanno spiegato al Corriere gli ambientalisti di Earth. 

Tartarughe con il carapace spezzato al parco Calimera: il sospetti di riti satanici

Roma Today mette in relazione l’uccisione di queste tartarughe con quella di alcuni animali a Roma e dintorni per riti satanici. 

Solo pochi anni fa, infatti, sulla spiaggia di Ostia sono state trovate oche e galline sgozzate. Nel 2016 a Lunghezzina e Castelverde sono sti trovati conigli e gatti decapitati. 

 

Gestione cookie