Invasione di meduse grandi come funghi nel porto di Trieste: colpa dell’eccesso di pesca nell’Adriatico VIDEO

Trieste, il tratto di mare su cui si affaccia il centro tra il molo Audace e la Stazione marittima, mercoledì 8 aprile è stato invaso da migliaia di meduse di grandi dimensioni. Cittadini che passavano di là le hanno fotografate e le immagini sono state pubblicate in Rete.

Radunate in quello che viene definito un “bloom”, queste meduse erano perlopiù esemplari di Rhizostoma pulmo, detta polmone di mare o dama del mare, la specie di meduse di maggiori dimensioni che si trova nel mar Mediterraneo. Tra loro anche delle meduse Aurelia aurita, detta anche medusa quadrifoglio, altra specie molto comune.

Trieste invasa da meduse: complice l’eccesso di pesca

Nicola Bressi è uno zoologo del Museo civico di storia naturale di Trieste. Bressi che fa anche il divulgatore e spiega che quanto visto vicino al molo Audace “è quasi sicuramente dovuto a venti e correnti che le hanno accumulate in quel punto. Probabilmente sono vicine alla superficie perché in primavera è dove l’acqua si scalda di più, c’è più luce e quindi più plancton”.

Secondo Bressi però, la grande invasione potrebbe anche essere legata all’eccesso di pesca nel mare Adriatico. Se ci sono meno pesci che si nutrono di plancton, le meduse hanno più cibo a disposizione.

In generale nel mondo le popolazioni di meduse stanno prosperando. La coferma arriva da uno studio del 2012 realizzato da un gruppo di ricercatori dell’Università della British Columbia in Canada. Lo studio ha osservato che in 45 diversi ecosistemi marini del mondo il 62 per cento delle comunità di meduse stava aumentando di numero.

Tornando a Trieste, le Rhizostoma pulmo sono state osservate nel golfo già nell’Ottocento. Nel secolo scorso era capitato più volte che si avvistassero sciami simili a questi, detti anche bloom. “Dall’inizio degli anni 2000 questi bloom sembrano però essere diventati più frequenti e durare più a lungo”. 

Crescita meduse influenzata dal cambiamento climatico

La crescita dei bloom di meduse potrebbe essere influenzata dal cambiamento climatico. A differenza di molte altre specie animali, le meduse si trovano bene in acque più calde e si pensa che l’aumento delle temperature dei mari stia allungando le stagioni in cui si riproducono.

Sono animali molto resistenti e riescono a vivere bene anche in acque inquinate e povere di ossigeno. Per questo non sono minacciate dal processo di acidificazione degli oceani in corso, quello per cui c’è sempre più anidride carbonica nell’acqua, oltre che nell’atmosfera. 

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