Vailate (Cremona), pallonata uccide pappagallo raro: proprietario chiede 150mila euro di risarcimento Vailate (Cremona), pallonata uccide pappagallo raro: proprietario chiede 150mila euro di risarcimento

Vailate (Cremona), pallonata fa fuori pappagallo raro: proprietario chiede 150mila euro di risarcimento

Vailate (Cremona), pallonata uccide pappagallo raro: proprietario chiede 150mila euro di risarcimento
Vailate (Cremona), pallonata uccide pappagallo raro: proprietario chiede 150mila euro di risarcimento

VAILATE (CREMONA) – I bambini giocano a calcio e colpiscono la gabbia con un prezioso e raro pappagallo, che muore di infarto. E il proprietario dell’uccello chiede un risarcimento danni di 150mila euro.

E’ successo a Vailate, in provincia di Cremona. Il pappagallo in questione, ha spiegato al Giorno il suo proprietario e allevatore, Antonio Pirovano, era un esemplare di Ara chloroptera. Viveva nella sua gabbietta insieme alla compagna, con la quale avrebbe dovuto accoppiarsi. Morendo, non potrà più dare i cuccioli al suo proprietario. Che così ha chiesto i danni, portando in tribunale la società sportiva di Vailate rea di aver lanciato il pallone fatale.

L’allevatore ha spiegato a Pier Giorgio Ruggeri del Giorno:

“I problemi sono iniziati tre anni fa, quando il campo da calcetto è stato spostato al confine con il mio allevamento. Dopo un torneo notturno la brutta sorpresa. Ho trovato nella gabbia la femmina alla cova e il maschio morto stecchito a causa di un infarto. A terra c’era ancora il pallone. La società sportiva ha promesso che avrebbe rimediato, ma non hanno fatto nulla. Così ho incaricato l’avvocato Piermauro Stombelli di far causa”.

Come è arrivato alla cifra da richiedere?

“Il pappagallo è monogamo e questa coppia produceva quattro o cinque piccoli l’anno che vengono venduti a duemila euro l’uno. Si tenga conto che questa razza l’ho prodotta io e non ce ne sono altre in giro. La coppia si riproduce per circa 40 anni. Facendo i calcoli dei piccoli persi si arriva a 300mila euro. Tuttavia ho voluto fare uno sconto, pretendendone la metà”.

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