All’anti comunista polacco Adam Michnik il premio Goethe

VARSAVIA – Adam Michnik, uno dei più noti scrittori, saggisti e attivisti polacchi contemporanei, è stato insignito della medaglia Goethe per il proprio impegno per il dialogo tra Europa occidentale e orientale. Ne dà notizia il Guardian.

Michnik, fondatore di Gazeta Wyborcza, il più importante quotidiano polacco, ed ex attivista del sindacato di Lech Walesa Solidarnosc, è stato premiato anche per il proprio contributo alle relazioni internazionali nell’ambito culturale, con particolare riferimento alla Germania.

Michnik, 55 anni, pagò la propria posizione filo-americana e anti-comunista con il carcere. In passato venne descritto da Vaclav HAvel, il primo presidente della Repubblica Ceca indipendente, come “la coscienza intellettuale della nazione polacca”.

Ricordando il passato nell’ex Urss, Michnik ha detto: “Spesso avevo paura di aprire gli occhi la mattina perché temevo di scoprire che gli ultimi vent’anni erano stati un sogno. Avevo paura di accorgermi che Breznev era ancora vivo e che avrebbero bussato alla mia porta per arrestarmi”.

Gli altri due vincitori del premio Goethe sono andati al romanziere britannico David Cornwell, più noto sotto lo pseudonimo di John Le Carré, e alla sceneggiatrice francese Ariane Mnouchkine.

 

 

 

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