Addio al celebre scrittore Erich Segal, autore di ”Love Story”

Lo scrittore americano Erich Segal, autore del bestseller internazionale Love Story e sceneggiatore dell’omonimo film del 1971, con Ryan O’Neil e Ali MacGraw, è morto all’età di 72 anni in seguito ad un attacco cardiaco. La notizia della scomparsa è stata data dall’edizione online del Jewish Chronicle, riportata dal New York Times: Segal è deceduto domenica nella sua abitazione ed è stato sepolto mercoledi nel cimitero Golders Green’s Hoop Lane di Londra.

La famiglia ha affidato l’annuncio della morte a uno dei suoi più intimi amici, il giornalista Ned Temko, ex direttore del Jewish Chronicle e attualmente collaboratore del quotidiano inglese The Observer. Segal lascia la moglie Karen, che era anche sua collaboratrice editoriale, la figlia maggiore, Francesca Segal, e la figlia minore, Miranda, studentessa della Bristol University.

Love Story fece piangere mezzo mondo. Il plot è la classica storia d’amore contrastato che infine vince, ma paga un prezzo alto alla felicità con la morte della protagonista. Il giovane Oliver Barrett, ricco studente di Harvard e giocatore di hockey – interpretato da O’Neal – incontra in biblioteca l’italoamericana Jennifer Cavalleri – MacGraw – una semplice studentessa di musica.

Nonostante le differenze sociali i due si amano e riescono a sposarsi contro l’oppizione del padre del ragazzo. Lei rifiuta una borsa di studio a Parigi, lui rompe con i genitori. Scelte che li costringono a vivere in modeste condizioni economiche: lei lavora come insegnante per sbarcare il lunario, lui entra alla facoltà di legge di Harvard dove si laurea con voti altissimi.

Viene assunto finalmente da un prestigioso studio legale di New York e Jenny può smettere di lavorare. Sembra tutto a posto, ma la difficoltà di Jennifer ad avere figli rivela la sua malattia: una leucemia fulminante. Il film termina con la morte della ragazza, come annunciato nella prima scena da Oliver stesso, che si dispera ai bordi di una pista di pattinaggio sul ghiaccio dove aveva trascorso gli ultimi momenti felici insieme a Jenny.

Un romanzo di amore e sofferenza che Segal, nato a Brooklyn e figlio di un rabbino, scrisse a 32 anni, nel 1969, quando era docente di Letteratura classica ad Harvard (insegnerà anche a Yale e Princeton). Un grande successo e una frase, “amore significa non dover dire mai mi dispiace”, entrata nel linguaggio popolare.

Il romanzo rimase a lungo in cima alla classifica dei bestseller stilata dal New York Times, divenne il libro di fiction più venduto negli Stati Uniti nel 1970 e fu tradotto in 33 lingue, con vendite complessive che superarono i 10 milioni di dollari in due anni. Il film omonimo fu il numero uno ai box office del 1971 e il maggior incasso di tutti i tempi della Paramount Pictures fino ad allora.

Segal continuò a insegnare e a scrivere. Di lui restano una mezza dozzina di romanzi (anche un sequel di Love Story, Olivers’s Story) e saggi di critica letteraria. Fra i più recenti, un saggio accademico, pubblicato nel 2001, sulla storia della commedia e delle battute sconce, dall’antica Grecia fino al Dr. Stranamore di Stanley Kubrick. Il cinema era stata da sempre una sua passione: numerose le sceneggiature che vedono la sua firma, o la sua collaborazione, fra cui – prima di Love Story – anche quella di Yellow Submarine, il lungometraggio animato del 1968 con protagonisti i Beatles.

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