Andrea Camilleri e la lettera a Mussolini a 10 anni: “Voglio combattere in Abissinia”. La risposta del Duce

Andrea Camilleri e la lettera a Mussolini a 10 anni: "Voglio combattere in Abissinia". Il Duce rispose: "Non mancherà occasione"
Andrea Camilleri nella foto Ansa

ROMA – A 10 anni, già piccolo scrittore in erba e patriota desideroso di avventure come quelle che divorava sul giornalino dei Balilla, un Andrea Camilleri bambino scrisse nientemeno che al Duce. Era il 1935, a Porto Empedocle come nel resto del Paese il consenso verso Mussolini, è al suo apogeo. Nella lettera Camilleri chiedeva, a Mussolini di farlo arruolare volontario nella guerra in Abissinia per la conquista dell’Africa Italiana.

Lo raccontava lo stesso scrittore nelle note autobiografiche raccolte ne “I racconti di Nenè” in cui rivisita con nostalgia il suo lungo ingresso nella vita adulta. Quella lettera non fu indirizzata invano. Raggiunse la Segreteria Particolare del Duce a Roma (ne arrivavano un centinaio al giorno), fu smistata nella sezione Carteggio Ordinario: alla fine fu letta e ricevette risposta. 

A recapitarla il segretario del Fascio di Porto Empedocle: “Vi preghiamo di comunicare al giovane Balilla Andrea Camilleri che è troppo giovane per fare la guerra, ma non mancherà occasione. Firmato M di Mussolini”. 

Camilleri ne scrisse più tardi: “Avrei potuto e dovuto dire un “no” più convinto al fascismo, ma a essere onesti ci sarebbe voluto un coraggio inumano. Ho detto no, ma tardi, dopo averci creduto come tutti. A guardarmi indietro ora ai miei occhi appaio come uno che ci è cascato e questo mi fa tanta rabbia. (…) Purtroppo quella lettera se la tenne il professor Innocenzo Pirandello, perché io oggi l’avrei appesa incorniciata in salotto, tanto la trovo divertente”. A parte quel “non mancherà occasione” di risposta, abbastanza inquietante col senno di poi… (fonte Tpi.it)

Gestione cookie