Booker Prize anche con candidati di Amazon

LONDRA, 18 OTT – In vista dell'annuncio del prestigioso Man Booker Prize di stasera, il Times rivela un retroscena che fa venire i brividi a qualsiasi editore: gli organizzatori del premio letterario stanno discutendo se accettare come candidati anche i libri pubblicati tramite la libreria online Amazon, le cui copie sono diffuse a basso costo e senza la mediazione di agenti letterari e comitati editoriali. In pratica, una sorta di 'vanity publishing' in cui Amazon guadagna grazie alle vendite del libro stesso.

Sebbene nessuna delle sette 'case editrici' della libreria online abbia cercato di proporre uno dei propri romanzi per il Booker, gli organizzatori del premio stanno esaminando comunque le regole, vista la crescente popolarita' del sito e dei libri in formato elettronico.

Le case editrici guardano con crescente preoccupazione all'ingresso di Amazon nell'editoria, in quanto elimina il ruolo degli agenti letterari, dei comitati che scelgono le opere da pubblicare e delle librerie. In molti guardano con scetticismo al modo in cui Amazon promuove i propri libri, con classifiche dei piu' venduti stilate da se', senza rivelare quante copie abbia effettivamente venduto. ''Non e' giusto che una casa editrice che e' anche una libreria controlli anche la classifica dei bestseller. Non sappiamo come la compila e non c'e' modo di saperlo'', ha dichiarato un agente che ha preferito mantenere l'anonimato.

Negli Usa le vendite dei libri in formato elettronico a maggio hanno gia' superato quelle dei libri in formato cartaceo. In Gran Bretagna invece le edizioni economiche restano le piu' vendute, con gli e-book che superano le vendite soltanto dei piu' costosi libri rilegati.

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