Approda in libreria “Cronaca criminale. La storia definitiva della Banda della Magliana”, ultima opera del giornalista e saggista Pino Nicotri, pubblicata dalla casa editrice Baldini-Castoldi-Dalai. Un libro choc che è destinato a suscitare molte reazioni.
All’interno del libro si trovano vari “scoop” e rivelazioni inedite su eventi tragici della storia d’Italia variamente legati con la Banda della Magliana. Nicotri, ad esempio, scrive che la morte di Aldo Moro, rapito dalle brigate rosse nel marzo 1978 e ucciso dopo 55 giorni, sarebbe stata scientemente voluta da Steve Pieczenik, inviato dal Dipartimento di Stato degli Usa a presiedere il comitato di crisi, comprendente il ministro degli Interni di allora Francesco Cossiga, che doveva decidere come fronteggiare la strategia impostata dai brigatisti con quel rapimento.
Non è l’unica notizia choc che Nicotri scrive nel suo libro. Il giornalista afferma che il famoso “rapimento” di Emanuela Orlandi, la sedicenne misteriosamente sparita nel giugno dell’83, non è mai esistito, è stato sempre e solo un “rapimento mediatico”, cioè un messa in scena, scrive Nicotri, fatta “chiaramente per nascondere una pesante verità che chiama in causa qualche pezzo grosso del Vaticano”.
Secondo Nicotri negli anni sono stati fatti uscire “falsi scoop”, tra cui il “mistero” della sepoltura di Renato De Pedis, definito boss della banda della Magliana e seppellito nella basilica di Santa Apollinare a Roma. Nicotri racconta nel suo libro che De Pedis non era un boss della Banda della Magliana e un pluriassassino, ma morì incensurato, sempre assolto dalle varie accuse ricevute negli anni. A testimonianza di ciò vengono dedicate all’argomento ben venti pagine in cui parla la vedova De Pedis, signora Carla, che per la prima volta dice la sua pubblicamente.
La dedica che Nicotri ha scritto per il suo libro fa da cappello a tutte queste rivelazioni ed è un vero e proprio urlo lanciato contro tutto ciò che in questi anni è stato detto e scritto, di falso, su questi temi. Su Moro, sulla Orlandi, su De Pedis e tanti altri. Questa la dedica:
“A Carlo Rivolta,
a Edoardo Agnelli
e a tutti gli sconosciuti
con ‘la scimmia sulla schiena’
che non ce l’hanno fatta.
Ad Aldo Moro
e a Emanuela Orlandi,
traditi e venduti da tutti”.