Libri “sintetizzati” col Dna: sono più leggeri degli ebook

NEW YORK – Un intero libro “sintetizzato” in molecole di Dna diventa leggerissimo: la scoperta è stata fatta da alcuni scienziati dell’università di Harvard. In questo modo pochi grammi di Dna basterebbero a conservare quantità inimmaginabili di libri: meglio degli ebook.

La ricerca, pubblicata dalla rivista Science, è stata condotta da ricercatori della Harvard Medical School guidati da George Church.

Questo il procedimento da loro adottato: innanzitutto è servita una stampante, attraverso cui “spruzzare” particelle di Dna su un chip di vetro. Poi è stato preso il file con il libro ed è stato scomposto in bit (procedimento che si da mediante linguaggio binario). Al momento della ricomposizione, però, il file è stato ricostruito seguen.do un codice “quaternario” (cioè utilizzando le 4 basi del Dna).

Il file è stato quindi trasferito sul chip dove c’erano le particelle di Dna e letto sul pc grazie a un sequenziatore. Un sistema che secondo Church “è stabile per almeno 400 mila anni”. Potrebbe essere la nuova frontiera degli hard disk.

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