Libri: Fellini e Manara, ineffabile complicità del fumetto

PALERMO, 10 GIU – Laura Maggiore,'Fellini e Manara. Tra mistero, esoterismo ed erotismo' (Navarra editore, 144 pagine, 18 euro). Il rapporto di Federico Fellini con il disegno e' un tratto fondamentale, e ossessivamente riproposto, della sua vicenda artistica. E piu' del disegno era il fumetto a nutrire le sue fantasie. Al punto che vedeva il mondo come una magica ''Cartoonia'' nella quale si confonde la linea che separa i sogni dalla realta'. Il caso ha voluto che in eta' matura il regista incontrasse Milo Manara, autore cult di comics piccanti. Fu l'inizio di una collaborazione attorno a due progetti di film mai realizzati che Laura Maggiore, giornalista con la passione della musica e del cinema, ha fatto diventare un libro: 'Fellini e Manara. Tra mistero, esoterismo ed erotismo'.

I due film mancati erano 'Viaggio a Tulum' e 'Il viaggio di G. Mastorna, detto Fernet'. L'origine complessa e travagliata dei due progetti viene ricostruita da Laura Maggiore attraverso il racconto degli stessi autori e di quelli che nei progetti furono coinvolti come Vincenzo Mollica, giornalista della Rai e amico di Fellini, che nella prefazione del libro racconta passaggi inediti delle due storie e ricorda alcuni frammenti aneddotici dell'amicizia e delle telefonate tra i due artisti fatte di ''complicita' e suggerimenti''.

Laura Maggiore racconta con passione documentata i soggetti e le storie dei due film trasformati da Manara in fumetti. Ma approfondisce anche la dimensione fantastica del loro rapporto. Fondamentale e' il collegamento, nel caso di Fellini, con il linguaggio dell'immagine, le fantasie erotiche e la passione per il fumetto nel quale il regista ha riversato i ricordi e i sogni della sua infanzia. Il disegno era per lui cosi' importante da entrare a pieno titolo nella sua filmografia attraverso idee, bozzetti e schizzi dai quali uscivano poi i personaggi piu' straordinari e piu' bizzarri del suo cinema. ''Il mondo dei fumetti – dice Fellini – potra' prestare generosamente al cinema le sue scenografie, i suoi personaggi, le sue storie, ma non la suggestione piu' segreta, ineffabile, che e' quella della fissita', l'immobilita' delle farfalle trafitte da uno spillone''.

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