Luca Telese, editore cambia copertina di “Cuori Neri”: c’era Massimo Carminati

Luca Telese, editore cambia copertina di "Cuori Neri": c'era Massimo Carminati
Luca Telese, editore cambia copertina di “Cuori Neri”: c’era Massimo Carminati

ROMA – Copie ritirate poco prima di arrivare in libreria. Il motivo? Il volto di Massimo Carminati, in carcere per Mafia Capitale, in copertina. La nuova edizione del libro di Luca Telese, Cuori Neri, è diventato un caso editoriale a 9 anni dalla prima edizione e prima ancora di arrivare in libreria. Alla fine la casa editrice, Sperling&Kupfer, ha ritirato le copie e rifatto la copertina rendendola politicamente innocua.

Sì perchè la polemica, nata sui siti specializzati e sui blog, riguardava proprio l’evocazione di Carminati in copertina in un libro che parla di vittime di destra del terrorismo rosso. Cuori Neri parla infatti di vittime degli anni ’70, vittime di destra. Per scelta dell’autore si tratta di persone non morte con le armi in mano, ovvero non persone che avevano scelto la via della lotta armata. Vittime, secondo l’impianto scelto da Telese, dimenticate dalla narrazione “mitologica” post anni di piombo: fascisti e quindi dimenticati.

E’ per questo che il volto di Carminati non è piaciuto a molti: anzitutto perché è vivo e poi perché in una storia di vittime davvero ha poco a che fare. Telese per primo si è opposto a quella copertina:

“Le persone non sanno che gli autori non hanno potere di veto sulle copertine. L’editore ha due poteri: decidere titolo e copertina. Un diritto indiscusso. Abbiamo avuto una lunga discussione, io ho cercato di fargli capire che è una questione di sostanza, non di forma. Per l’autore Carminati è un pezzo di quella storia, nelle intercettazioni lui fa continuamente riferimento, consapevolmente o inconsapevolmente, a quella mitografia. Ma non può essere la porta di casa di quel racconto”.

Poi, a copertina modificata, spiega:

“Oggi Sperling annuncia una nuova copertina Cuori neri. Dopo tanto dibattito una decisione importante, coraggiosa, e (credo) senza precedenti”. Non solo: il dibattito sul libro diventerà parte del libro stesso.

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