ROMA – “Massoni. Società a responsabilità illimitata. La scoperta delle Ur-Lodges” di Gioele Magaldi, con la collaborazione di Laura Maragnani (Chiarelettere) è un libro che iscrive alla massoneria quasi tutti i potenti del mondo, presenti e passati. Matteo Renzi, per esempio, secondo Magaldi (Gran Maestro del Grande Oriente Democratico, per la cronaca)
“Vuole entrare nella superloggia conservatrice Three Eyes, la stessa dei veri potenti Napolitano e Draghi. Ma i massoni verso di lui sono ambivalenti e non si fidano della sua ambizione. L’editoriale di De Bortoli? Scritto su richiesta di Draghi…”
Insomma, secondo “Massoni”, Napolitano e Draghi fanno diga contro Renzi, e Draghi fa scrivere corsivi anti-premier al direttore del Corriere della Sera. E questa è l’Italia. Poi c’è il resto del mondo, governato dalle segretissime Ur-Lodges massoniche, delle quali farebbero parte Barack Obama, Angela Merkel, Vladimir Putin, Xi Jinping, Christine Lagarde, Francois Hollande, Wolfgang Schauble, Jean Claude-Trichet, Bill Clinton, Tony Blair, Pier Carlo Padoan e Silvio Berlusconi.
Logge alle quali sarebbero appartenuti grandi del passato come il Mahatma Gandhi, Ronald Reagan, Nelson Mandela, Papa Giovanni XXIII, Gianni Agnelli, Martin Luther King, David Rockfeller, Henry Kissinger, Franklyn Delano Roosevelt. E ancora più indietro Giordano Bruno, Wolfgang Amadeus Mozart, Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi.
Il punto centrale, per Magaldi, è che – oggi come ieri – “se non sei massone non hai alcuna chance di arrivare al vero potere”. Per questo, secondo il Gran Maestro, Renzi preme per entrare a far parte del circolo che conta. Affaritaliani.it pubblica una ricca anteprima sull’argomento. Alla quale va premesso il profilo di Berlusconi tracciato da Magaldi:
“un attento cultore di astrologia, uno studioso di esoterismo egizio, un frequentatore del milieu massonico internazionale con strette relazioni negli ambienti latomistici angloamericani più conservatori”.
Ecco il passaggio di “Massoni” in cui si parla dello scontro fra Renzi e l’asse Napolitano-Draghi:
Secondo Magaldi il pallino in mano, per quanto riguarda l’Italia, ce l’hanno Napolitano e Draghi, che per Magaldi sarebbero massoni, apprezzati e influenti anche a livello internazionale. Discorso diverso per Renzi. Magaldi descrive Renzi come “un aspirante massone elitario” al quale “ancor non è stato accordato l’accesso a una almeno delle superlogge sovranazionali”. L’obiettivo di Renzi, secondo Magaldi, sarebbe quello di entrare “non presso il Grande Oriente d’Italia o presso qualche altra comunione massonica ordinaria, su base nazionale italiana o estera. No, il premier italiano punta molto più in alto. Egli vorrebbe essere iniziato presso la Ur-Lodge Three Eyes, la medesima superloggia cui sin dal 1978 fu affiliato Giorgio Napolitano. La stessa superloggia cui è affiliato Mario Draghi”.
[…] “Il problema è che la sua domanda di affiliazione non è stata ancora accolta perché i vari Draghi, Napolitano, Merkel, Weidmann, Schauble, Trichet, Rutte, Sutherland, etcetera non si fidano di Renzi wannabe massone. Considerano Renzi un narcisista, uno spregiudicato e indisciplinato arrivista. Figuriamoci quanto poco venga apprezzato da questi ambienti l’asse Berlusconi-Renzi, siglato dal Patto del Nazareno. Perciò l’atteggiamento dell’establishment massonico neoaristocratico verso l’attuale premier e segretario Pd è ambivalente. Da un lato ne apprezzano le politiche sostanzialmente prone al paradigma dell’austerità, dall’altro ne temono l’indisciplina e i potenziali voltafaccia”, considerandolo smodatamente ambizioso e capace, persino, se gli convenisse, “di passare un giorno armi e bagagli con il network massonico progressista”.
In quest’ottica, secondo Magaldi, va letto il celebre editoriale del direttore del Corriere della Sera De Bortoli su Renzi e i poteri massonici, scritto proprio in concomitanza della visita newyorkese di Renzi. Secondo Magaldi l’editoriale aveva il significato di dire al premier: “Caro Renzi, riallineati ai desiderata del Venerabilissimo Maestro Mario Draghi, altrimenti comincio a sputtanarti sul versante massoneria, sia con riferimento ai tuoi inciuci con Berlusconi, sia, se servirà sparando più in alto”.
Un altro passaggio di “Massoni” destinato a suscitare dibattito è quello sull’Isis:
“Il leader Al-Baghdadi è stato liberato dagli Usa dopo essere diventato massone. La jihad è eterodiretta per portare un nuovo Bush alla Casa Bianca e a infinite guerre”.
Tutto si svolge, secondo Magaldi, sullo sfondo di una guerra neanche tanto fredda fra i due blocchi contrapposti della massoneria mondiale:
“fra Ur-Lodges neoaristocratiche, che vogliono restaurare il potere degli oligarchi, e quelle progressiste, fedeli al motto “Liberté Égalité Fraternité”, è in corso una guerra feroce”.
Alla fine dell’articolo Affaritaliani.it mette una breve biografia dell’autore:
Gioele Magaldi (14 luglio 1971), storico, politologo e filosofo, ex Maestro Venerabile della loggia “Monte Sion di Roma” (Goi), già membro della Ur-Lodge “Thomas Paine”, è Gran Maestro del movimento massonico “Grande Oriente Democratico” (God). Fautore di un impegno solare e progressista della massoneria, ha dato vita anche a”Democrazia Radical Popolare” (Drp) e al Movimento Roosevelt (Mr). Tra le sue pubblicazioni:
UT PHILOSOPHIA POESIS (Pericle Tangerine)
ALCHIMIA. UN PROBLEMA STORIOGRAFICO ED ERMENEUTICO (Mimesis).
Laura Maragnani, giornalista (“Europeo”,”Panorama”), ha scritto
LE RAGAZZE DI BENIN CITY (Melampo),
ECCE OMO (Rizzoli),
I RAGAZZI DEL ’76 (Utet).
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