‘Ndrangheta al Nord: in un libro le trattative tra uno 007 e i boss delle ‘ndrine

Secondo quanto scritto nel libro “O mia bella Madu’ndrina” dei giornalisti Felice Manti e Antonino Monteleone, un agente dei servizi segreti avrebbe trattato direttamente coi boss della ‘ndrangheta. ”Quando lavoravo in Calabria – ha rivelato lo 007 agli autori del libro – sono stato condotto a un summit con il gotha mafioso della provincia reggina, in mezzo a una tavola imbandita a festa con alcuni boss latitanti che noi cercavamo. Ci fecero dei nomi di altri ‘ndranghetisti che creavano problemi. Dissero: ‘O li prendete voi o li ammazziamo noi”’.

”Li hanno ammazzati?”, hanno chiesto i cronisti. ”Noi mica vogliamo i morti per le strade. Li abbiamo arrestati”, ha risposto l’agente nella versione riportata dal volume pubblicato in questi giorni da Aliberti editore. Nell’intervista l’agente parla anche di una presunta trattativa per l’arresto di un boss, poi sfumato: ”Eravamo sulle tracce di Pietro Criaco – dice lo 007 – Ci muovevamo in Francia, a Nizza. Una delle mie fonti, un commercialista di Reggio Calabria, mi mette in contatto con un esponente della cosca Libri, all’epoca latitante, che, da quelle parti, oltre ad avere una seconda famiglia, gestisce anche una gioielleria. Era in grado di fornire al servizio informazioni utili alla cattura di un killer che noi volevamo”.

E in cambio?, gli viene chiesto. ”In cambio noi avremmo cercato di trasferire un congiunto da un carcere di massima sicurezza a uno più ‘comodo’. Ma l’arresto di Criaco sfumò – conclude lo 007 – e venne effettuato circa un anno e mezzo dopo dalla Squadra Mobile”.

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