Papa Francesco, in un libro storie di vita quotidiana del Pontefice

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Dicembre 2013 - 12:02 OLTRE 6 MESI FA

libro papa francescoROMA – In un libro, “I fioretti di Papa Francesco“, aneddoti ed episodi della vita quotidiana del Pontefice argentino a nove mesi dalla sua elezione.

Scrive Andrea Tornielli, autore del libro, sulla Stampa:

(…) Per spiegare l’importanza dell’esperienza e dello stare «in frontiera», Francesco ha proposto l’esempio delle suore nelle corsie degli ospedali raccontando della grave malattia che lo ha colpito a 21 anni: «Io sono vivo grazie a una di loro. Quando ho avuto il problema al polmone in ospedale, il medico mi diede penicillina e strectomicina in certe dosi. La suora che stava in corsia le triplicò perché aveva fiuto, sapeva cosa fare, perché stava con i malati tutto il giorno. Il medico, che era davvero bravo, viveva nel suo laboratorio, la suora viveva nella frontiera e dialogava con la frontiera tutti i giorni».

Un padre di famiglia che vive in una delle favelas di Buenos Aires ha ospitato a casa sua il cardinale Bergoglio. «È rimasto a mangiare con noi. Non avevamo preparato niente di elaborato, solo un po’ di pasta in brodo, nient’altro. Non dimenticherò mai le sue parole. All’improvviso mi guardò negli occhi e mi disse: “Mi piace sedermi alla tavola dei poveri, perché servono il cibo e condividono il cuore. A volte invece chi ha di più condivide solo il cibo…”».

I pomeriggio di sabato 7 settembre Francesco ha avuto un incontro fuori programma con una cinquantina di pellegrini veronesi nei pressi del cancello del Sant’Uffizio: avevano accompagnato il loro parroco, venuto a donare al Papa la sua vecchia Renault 4, ma soltanto alcuni di loro erano stati fatti entrare. Quando l’ha saputo, Bergoglio ha voluto andare a salutarli. «Si vede che voi non avete passaporti in regola» ha detto scherzando sul fatto che quei pellegrini erano rimasti al cancello. Dopo aver dato loro la benedizione ha aggiunto: «A presto… E non ci vediamo più qui, ci troveremo tutti in Purgatorio».