Vergogna Kennedy, la figlia Rosemary lobotomizzata perché…

Rosemary Kennedy, la figlia nascosta lobotomizzata
Uno degli ultimi libri usciti su Rosemary Kennedy

BOSTON – Una figlia dei Kennedy fatta lobotomizzare dal padre che temeva che le sue “uscite sessuali” potessero danneggiare la carriera politica dei fratelli. E’ la storia di Rosemary, rinchiusa in un manicomio del Wisconsin nel 1941, a 23 anni, e rimasta lì per mezzo secolo, lontana dagli occhi di tutti.

La storia era nota, ma adesso due libri tornano a ripercorrerla, accusando direttamente il patriarca Joseph Kennedy, padre di John e Bob. Stiamo parlando del libro di Elizabeth Koehler-Pentacoff “The Missing Kennedy” (“La Kennedy scomparsa”) e di quello di Clifford Larson “Rosemary: The Hidden Kennedy Daughter” (“La figlia dei Kennedy nascosta”).

I biografi, in particolare, suggeriscono l’ipotesi che a convincere Joseph Kennedy a far rinchiudere la figlia e a sottoporla alla lobotomizzazione fu la paura che potesse restare incinta al di fuori di un matrimonio.

Disabile mentale sin dalla nascita, Rosemary venne nascosta al pubblico sin da quando era piccola: i suoi genitori la fecero studiare in scuole lontane, dove non poteva essere trovata dai media.

 

Rosemary Kennedy morì per cause naturali il 7 gennaio del 2005, a 86 anni, all’istituto cattolico di Jefferson St. Coletta, dedicato ai disabili, lo stesso in cui aveva vissuto gli ultimi cinquant’anni della propria vita.

E il libro di Koehler-Pentacoff si basa proprio sui racconti fatti dalla zia dell’autrice, che era infermiera al St Coletta durante il periodo in cui vi era anche Rosemary.

 

 

 

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