Premio Strega, l’ad di Newton Compton: “Vincerà Mondadori o Rizzoli”

Dopo l’esclusione del libro ‘The Father. Il padrino dei padrini’ di Vito Bruschini, che aveva candidato al Premio Strega 2010, lo scorso aprile l’amministratore delegato della Newton Compton, Raffaello Avanzini, aveva annunciato quale sarebbe stata la cinquina del premio e le sue previsioni si sono rivelate esatte.

Continuando a “prevedere”, l’editore ha annunciato all’Ansa che a vincere il più importante premio letterario italiano, che verrà assegnato il 1 luglio al Ninfeo di Villa Giulia a Roma, saranno Mondadori o Rizzoli, cioè ‘Canale Mussolini’, di Antonio Pennacchi, o ‘Acciaio’ di Silvia Avallone.

“Non faccio profezie. Chi sarebbe entrato in cinquina si sapeva con certezza dopo che la Fondazione del Premio ci ha escluso per far entrare Fandango con il libro di Lorenzo Pavolini ‘Accanto alla tigre'”, dice Avanzini.

“E’ facile quando sai tutti i movimenti che fanno al Premio Strega. La Fondazione ha un pacchetto di trenta voti che muove a piacimento. Se vuol far entrare determinati libri lo fa a prescindere dagli sforzi degli editori. Si sono fatti la cinquina che volevano loro”.

A questo punto, continua l’ad di Newton Compton, “è chiaro che a vincere saranno Mondadori o Rizzoli. Feltrinelli (con il libro di Paolo Sorrentino ‘Hanno tutti ragione’) resta esclusa, non ha la forza di questi altri due editori. Sorrentino ha speranze minime e poi il suo libro non piace alla Fondazione, questo è poco ma sicuro. Gli altri due, Pavolini e Matteo Nucci (autore di ‘Sono comuni le cose degli amici, pubblicato da Ponte alle Grazie) non hanno proprio nessuna speranza”.

L’anno scorso, sottolinea Avanzini, “sapevo che avrebbe vinto Tiziano Scarpa anche se, nel 2009, la Fondazione ha messo meno le mani sul premio, dopo le polemiche che c’erano state. Infatti pensavo che Scarpa avrebbe preso più voti” e invece ha vinto per un voto in più rispetto ad Antonio Scurati con ‘Il bambino che sognava la fine del mondo’ (Bompiani).

“Anche quest’anno la vittoria sarà sul filo del rasoio tra ‘Acciaio’ e ‘Canale Mussolini’. Rizzoli è da tanto tempo che non vince e poi quello della Avallone è un libro che unisce, di una esordiente. Si potrebbe ripetere il caso di Paolo Giordano (Vincitore dello Strega nel 2008). Pennacchi invece piace per la sua qualità letteraria”.

Non c’è da scandalizzarsi, sottolinea Avanzini, se non bisognerebbe riconoscere che: “è uno scandalo che Roberto Saviano scriva per Mondadori e in tv parli male di Berlusconi. Siamo sempre nei giochi di potere. La cosa brutta è che anche al Premio Strega gli organizzatori siano succubi del potere”.

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