TRIESTE – 'Una vita. Cronistoria sveviana'. Si intitola cosi' una biografia di Italo Svevo scritta alla fine degli anni Cinquanta da una delle piu' attive intellettuali, e scrittrice, della Trieste del secondo dopoguerra, Anita Pittoni. Mai pubblicata, composta da circa 90 fogli dattiloscritti, l'opera e' stata scoperta da un editore e bibliografo padovano da tempo trasferitosi nel capoluogo veneto-giuliano, Simone Volpato, non nuovo a scoperte di preziosi manoscritti.
La 'Cronistoria' era stata realizzata d'accordo con la moglie di Ettore Schimtz, Livia Veneziani, e, piu' a lungo nel tempo, con la figlia, Letizia, e sarebbe ricca di dettagli e aneddoti inediti o comunque non approfonditi da altri critici e biografi dell'autore di Zeno. Lo scritto era stato concepito come base di un documentario televisivo, 'La Trieste di Italo Svevo', curato dalla stessa Pittoni insieme con Luciano Budigna.
Anita Tosoni-Pittoni, nata a Trieste nel 1901, dopo aver lavorato per anni nel settore tessile creando coraggiosamente anche un laboratorio artigianale, nel 1948 fondo' una piccola casa editrice, 'Lo Zibaldone', con il sostegno di Giani Stuparich.