Un fumetto sugli indignati dai co-autori di V per Vendetta

Pubblicato il 8 Dicembre 2011 - 20:42 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA – E’ proprio il caso di dirlo: ora il cerchio è completo. Alan Moore – creatore di graphic novel cult come Watchmen e From Hell – ha infatti deciso di scrivere un lungo racconto in onore del movimento degli indignati angloamericani ed esplorare così i temi della loro lotta. Al suo fianco, così come accaduto molte volte nel passato, scenderà l’illustratore David Lloyd. Insieme, 30 anni fa, ispirandosi a Guy Fawkes inventarono l’inconfondibile volto del protagonista di V for Vendetta, l’anarco-terrorista ‘V’. Maschera che è diventata la vera e propria divisa degli indiganti di Londra e New York.

I due mostri sacri del fumetto internazionale, insieme ad altri 50 disegnatori, hanno aderito al progetto Occupy Comics lanciato sulla rete da Matt Pizzolo. L’idea era quella di dare una piattaforma agli artisti dei fumetti e far sì che lal loro voce potesse aggiungersi al coro del “noi siamo il 99%”.

Così è nata una raccolta fondi sul web via Kickstarter, sito specializzato nell’incanalare finanziamenti per progetti indipendenti. L’obiettivo era quota 10mila dollari. Ora, a un giorno dalla deadline, il ‘pallottoliere’ ne conta oltre 25mila. E saranno tutti devoluti al movimento Occupy (ramo di Wall Street).

“E’ giusto dire che Alan Moore e David Lloyd sono i padrini non ufficiali degli attuali movimenti di protesta”, ha spiegato a Wired Pizzolo. “E’ davvero incredibile che due creativi i cui lavori hanno ispirato i manifestanti ora si uniscano a un progetto creativo ispirato proprio ai manifestanti. Un vero circolo virtuoso, insomma”.

Moore – anarchico dichiarato – non ha d’altra parte mai nascosto il suo favore nei confronti dei ragazzi di Zuccotti Park o St Paul. Anzi, non appena gliene è stata data la possibilità ha difeso il movimento dalle invettive del ‘collega’ americano Frank Miller.

Il padre di Sin City, 300 e Batman: The Dark Night aveva infatti liquidato gli indignati come degli “zoticoni, ladri, stupratori, delinquenti alimentati dalla nostalgia per l’era di Woodstock e da un falso e putrido senso di rettitudine”. “La contrapposizione dei due punti di vista è affascinante”, ha commentato Pizzolo, “perché è ovvio che Moore e Miller su due diversi piani culturali”.

“Moore – conclude il fondatore dell’iniziativa – ha innalzato il tono della discussione oltre il crudo vilipendio di temi cruciali come i sistemi di governo, la pazzia dei derivati e la valuta come strumento di controllo dei popoli”. I fumetti saranno disponibili prima in edizione singola, numero per numero, e poi in raccolta con copertina rigida. Per la pubblicazione si parla di metà 2012. I quattrini, però, verranno donati subito al movimento.