Valentina Neri e gang bang, moglie di un senatore ex M5S, libro e rivelazioni: “10 uomini, come al luna park”

Valentina Neri e gang bang, moglie di un senatore ex M5S, libro e rivelazioni. Non ci scandalizziamo (tre anni di militare a Cuneo… direbbe Totò) ma insomma fa un certo effetto ascoltare la moglie di un senatore della Repubblica orgogliosamente appassionata di ammucchiate, pardon, gang bang.

Valentina Neri e gang bang, il libro

Valentina Neri è una scrittrice e ha curato per l’editore Santelli “Gang White. Senza veli”, collezione di racconti e manifesto di chi ama la pratica del sesso di gruppo. La signora è, incidentalmente, anche moglie di un senatore in carica, sembra ex M5S, ma di più non è dato sapere.

Rivelazioni piccanti a La Zanzara

Ai microfoni de La Zanzara ha spiegato che no, il marito non partecipa. “Ho fatto gang bang prima del matrimonio. Poi mi sono presa un periodo di pausa, e dopo ho ricominciato. Mio marito lo sa, mi conosce, siamo ancora sposati. E poi ne scrivo apertamente nei miei libri. Ma non ha mai partecipato, no. Adesso ho smesso di nascondermi, di mettermi i veli. Quante ne ho fatte? Di gang ne avrò fatte una decina, per adesso”.

La carriera di una libertina potrebbe essere il sottotitolo, con implicito slittamento di genere che giustamente aggiunge la libertà di perversione nella parità tra i sessi.

“Basta con lo stigma sociale, la gente si deve abituare”

Non ha paura di passare da “puttana”, gli viene chiesto. “Sì, certo. Proprio per questo bisogna raccontare. E poi ci sono insulti peggiori di puttana. Una cosa è sicura: se tu confessi di fare sesso in modo trasgressivo te lo dicono come un insulto. E hai addosso uno stigma sociale, invece è solo un divertimento come un altro. La gente si deve abituare, ci sono molte cose che non erano permesse, molte cose che non erano considerate normali”.

Qualche curiosità. Dieci uomini in una volta, ma nemmeno in questo caso si sente dominata, tutt’altro: “Sono io che devo gestire quei maschi, sono io a dare soddisfazione al maschio”. 

Una giostra innocente, un “luna park”. 

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