Antonio Caprarica: "Canne meno pericolose dell'alcol, legalizziamole" Antonio Caprarica: "Canne meno pericolose dell'alcol, legalizziamole"

Antonio Caprarica: “Canne meno pericolose dell’alcol, legalizziamole”

Antonio Caprarica: "Canne meno pericolose dell'alcol, legalizziamole"
Antonio Caprarica: “Canne meno pericolose dell’alcol, legalizziamole”

ROMA – Antonio Caprarica, ex corrispondente della Rai a Londra, parla a tutto campo a La Zanzara su Radio 24 e racconta: “Mi facevo le canne, la droga leggera è meno pericolosa dell’alcol e bisogna legalizzarla”. L’ex corrispondente Rai ha accusato poi Matteo Salvini, leader della Lega Nord, di dire “fregnacce” sull’emergenza immigrati, “ci servono perché fanno figli”.

 

Il giornalista e saggista italiano, parlando della cannabis, ha detto ai microfoni di Cruciani:

“Mi facevo le canne, a Londra. Dove ho imparato come rollarmi le canne, giocare a poker e baciare. Me le sono fatte per un periodo, breve, mi veniva mal di testa. Sono a favore della legalizzazione, la droga leggera fa meno male dell’alcol. Gasparri? Non vale la pena parlare con lui”.

Si dice favorevole ai vitalizi per i politici:

“Sono favorevole ai vitalizi, la politica è una professione che deve essere fatta da professionisti. Arrivano alla vecchiaia ed è giusto che prendano la pensione”.

Sull’immigrazione, invece, Caprarica apre ai migranti proprio ora che si parla di emergenza:

“Ne ho le tasche piene. Seguiamo le fregnacce di quelli come Salvini che dicono c’è un’emergenza. Ma quale emergenza. Siamo 60 milioni, e non siamo in grado di accogliere 150mila o 200 mila persone. Dobbiamo accoglierli tutti, certo. Ci servono drammaticamente. Non vedo nessuna ragione per non accogliere in un Paese a crescita sotto zero gente che vuole fare figli e costruirsi un avvenire. Un Paese ridotto a venerare personaggi che non danno uno straccio di futuro e speranza. Quando avremo al Quirinale un consigliere militare di pelle nera come lo scudiero appena nominato dalla Regina Elisabetta?”.

Infine sul caso Sun-Napoli, dopo che il giornale inglese ha inserito Napoli tra le 10 città più pericolose del mondo:

“Sono favorevole alla libertà di stampa con alcune ragionevoli eccezioni, tra cui il Sun. Sono superficiali. Potremmo ricordare che negli ultimi sei giorni si è verificata una roba che nemmeno  Napoli. Aggressioni all’acido compiute da ragazzini di 15 anni a bordo di motorino a danno di coetanei, colpiti e spossessati del mezzo. Ma a Londra non c’è quella caratteristica folkloristica che c’è a Napoli, la criminalità organizzata, le paranze dei bambini armate. Tecnicamente, quella del Sun è una cazzata”.

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