SEUL – La Corea del Sud vara una app che blocca gli smartphone se vengono usati camminando. Un blocco automatico che scatta dopo cinque passi, con l’obiettivo di salvare, o almeno provarci, i cosiddetti “smombies” [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui, Ladyblitz – Apps on Google Play] (zombie da smartphone o pedoni distratti), per lo più adolescenti, dalla possibilità di finire sotto un’auto mentre attraversano.
La app, che si chiama Cyber Security Zone, è stata messa a punto dalla Korea Communications Commission, la commissione di sorveglianza delle telecomunicazioni del governo sudcoreano, ed è disponibile dal 9 maggio. Arriva in un Paese in cui gli incidenti stradali causati dall’uso di smartphone sono raddoppiati in cinque anni, e in oltre un caso su tre coinvolgono ragazzi con meno di vent’anni.
Eppure il problema non riguarda certo solo la Corea del Sud: in Italia passiamo due ore, in media, a compulsare i nostri smartphone, e spesso lo facciamo anche mentre camminiamo o guidiamo.
Un problema comune: in Cina, nella città di Chongqing, nel 2014 hanno dedicato una strada esclusivamente ai pedoni che vanno in giro con gli occhi fissi sul telefono. Nei Paesi Bassi, nella cittadina di Bodegraven-Reeuwijk, e in Germania, ad Augusta, sono arrivati i semafori per pedoni distratti, che hanno le luci sulla strada, così da poter essere viste anche da chi ha lo sguardo in basso.
Anche gli Stati Uniti conoscono il problema: molti tra i seimila pedoni finiti sotto un’auto nel 2016 sarebbero stati investiti perché fissavano i propri smartphone.
Si può quindi presumere che la novità sudcoreana farà scuola. Del resto tanta parte della tecnologia arriva proprio da quell’Oriente: dopo il “problema”, si potrebbe dire, arriverà da lì anche “la soluzione”.