‘Nella baraccopoli pure la parrocchia è clandestina’, Niccolò Zancan su La Stampa

Il campo rom di Lungo Stura Lazio

La baraccopoli di Lungo Stura Lazio vive tra sporcizia, topi e religione. «Preghiamo per noi e per i nostri fratelli che ancora non sono liberi, che ancora non hanno da mangiare e cercano un po’ di giustizia – dice il diacono Ovidio, 23 anni, maglietta nera a maniche corte – Gesù è un buon pastore e aspetta tutti sulla porta del paradiso».

Comincia così il viaggio di Niccolò Zancan nel campo rom che Torino «in questi sette anni non ha affrontato» come problema, «ma non si può dire che se ne sia disinteressata».

Blitzquotidiano vi propone il pezzo pubblicato sulla Stampa come articolo del giorno. E’ il racconto di una periferia ignorata, di una città nella città in cui vivono rom e romeni e persino la chiesa e il market sono invasi dai ratti.

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