ROMA – Beppe Grillo è felice: settanta giornali rischiano di chiudere. Lo dichiara sul suo blog beppegrillo.it, in un post dal titolo “bye bye giornali”. In un momento in cui in Senato si approva una legge, la “salva-Sallusti”, che mette in pericolo la libertà di stampa, non si capisce l’opportunità dell’uscita di Grillo, impegnato nella campagna elettorale per le regionali in Sicilia. Campagna elettorale ben “coperta” da quella stampa che Grillo si dice contento se chiude. Forse era invidioso del “successo” che aveva avuto Adriano Celentano facendo dichiarazioni analoghe allo scorso Festival di Sanremo.
Finalmente una buona notizia. Ogni tanto bisogna guardare il grande cielo azzurro e tirare il fiato. 70 giornali rischiano di chiudere. Finora sono stati finanziati dalle nostre tasse per raccontarci le loro balle virtuali.
Franco Siddi, segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa è preoccupato per il pluralismo dell’informazione, ma soprattutto per i soldi “Siamo a fine anno e non solo i finanziamenti pubblici all’editoria sono scesi da 114 milioni del 2011 a 60-70 del 2012. Ma non si riesce neanche a capire con esattezza quale sarà l’ammontare. Le imprese che stanno continuando a lavorare (?) stringendo i denti rischiano di arrivare a fine anno e scoprire che i fondi non saranno erogati. In quel caso l’unica strada sarà la chiusura”.
Hip, hip, hurrà! Bye, bye giornali, è stato bello, anche grazie a voi, arrivare 61esimi al mondo per la libertà di informazione.
A stuzzicare la permalosità di Grillo la notizia diffusa negli scorsi giorni sulle “dimissioni in bianco” che i candidati (in Sicilia come in altre elezioni) del Movimento 5 Stelle firmerebbero al momento della candidatura, consegnando il proprio destino politico ai vertici del M5S, ovvero a Grillo e il suo guru Gianroberto Casaleggi. Notizia smentita con la consueta pacatezza dal comico genovese: “Dimissioni in bianco? Balle”.
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