Congresso Cgil, da Lorusso (Fnsi) plauso a Camusso: "Analisi schietta e realistica del declino italiano" Congresso Cgil, da Lorusso (Fnsi) plauso a Camusso: "Analisi schietta e realistica del declino italiano"

Congresso Cgil, da Lorusso (Fnsi) plauso a Camusso: “Analisi schietta e realistica del declino italiano”

Congresso Cgil, da Lorusso (Fnsi) plauso a Camusso: "Analisi schietta e realistica del declino italiano"
Congresso Cgil, da Lorusso (Fnsi) plauso a Camusso: “Analisi schietta e realistica del declino italiano”

ROMA – Rimettere al centro il lavoro. Questo il messaggio che la leader Cgil Susanna Camusso, ha consegnato alla platea del XVIII congresso confederale a Bari, l’ultimo da segretaria dopo due mandati e otto anni alla guida del sindacato di Corso d’Italia. 

Un’ora e mezza di relazione, accolta da diversi applausi (52 quelli contati), che dopo aver affrontato temi come la manovra economica, l’unità sindacale e l’Unione europea, si è chiusa con i ringraziamenti a chi ha lavorato in questi anni al suo fianco. Parole che hanno trovato l’approvazione anche del segretario generale della Fnsi, il sindacato dei giornalisti, Raffaele Lorusso. 

“La relazione della segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso – ha detto Lorusso – è un’analisi schietta e realistica delle cause del declino del mondo del lavoro e del nostro Paese”.

“Occorre ripartire dal lavoro, fattore di coesione e di riscatto sociale, purtroppo sempre più ai margini dell’agenda politica – prosegue Lorusso – Le diseguaglianze e la precarietà sono la cifra della nostra epoca. Purtroppo non si intravvede alcuna inversione di tendenza né alcuna volontà da parte della politica di rimettere al centro politiche di inclusione sociale e lavorativa”.

“Il clima di avversione nei confronti dei corpi sociali – conclude Lorusso – a cominciare dalle organizzazioni sindacali, gli attacchi all’informazione, come ricordato da Susanna Camusso, servono a indebolire ogni forma di dimensione e di elaborazione collettiva e a rendere sempre più marginale la componente lavoro e a svilire la dignità delle persone”.

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