ROMA – L’attacco al settimanale parigino Charlie Hebdo ha monopolizzato i tg di tutto il mondo e la Rai ha registrato ottimi risultati in termini di ascolti nei telegiornali della sera. Ma nella tv di Stato infuria la polemica con il sindacato interno e la Commissione parlamentare di Vigilanza. Oggetto delle critiche il fatto che la direzione generale ha deciso di non cambiare i palinsesti della prima serata per seguire i fatti di Parigi con programmi speciali di approfondimento.
“Grave la decisione della Rai di non stravolgere la prima serata delle tv generaliste – afferma il sindacato dell’azienda Usigrai- come si può parlare di riforma, di nuova Rai, se poi di fronte a una vicenda di questa portata, il servizio pubblico non reagisce mettendo in campo almeno su una delle tre reti generaliste uno speciale di prima serata?”.
“Le professionalità, le forze, le energie e le idee nelle redazioni ci sono“, spiega ancora Usigrai, secondo cui un “ottimo lavoro” l’ha svolto Radio1 “che all’interno del proprio palinsesto di gr e programmi ha tenuto costantemente aggiornati gli ascoltatori, i tg generalisti nelle edizioni programmate e nelle straordinarie”.
E dall’Usigrai apprezzamento anche per l’altrettanto ottimo lavoro di RaiNews24 “che ha seguito con ore di diretta l’attacco a Charlie Hebdo”. Detto questo, però, secondo il sindacato dei giornalisti del servizio pubblico “mercoledì sera l’eccezionalità di quanto avveniva richiedeva una risposta eccezionale che andasse oltre l’impegno delle all news. Se non si comprende che la forza della Rai è in un’offerta ricca e diversificata, si rischia di mettere in campo progetti editoriali che ridimensionano gli spazi informativi, invece di arricchirli e rafforzarli”.