Coronavirus, Facebook amplia lotta alle fake news: una notifica se le condividi

ROMA – Se condividi una fake news una notifica ti avviserà: questo il nuovo strumento di Facebook per contrastare le bufale, anche sul coronavirus

Una nuova sezione, al momento solo negli Stati Uniti, del Covid-19 Information Center chiamata Get the Facts, che include articoli verificati dai partner fact-checkers. Sono le nuove iniziative messe in campo da Facebook per combattere la disinformazione durante l’epidemia.

Il vicepresidente Guy Rosen ha dichiarato: “Abbiamo indirizzato oltre 2 miliardi di persone verso le risorse dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e di altre autorità sanitarie attraverso il nostro Centro informazioni sul Covid-19 e i pop-up su Facebook e Instagram, con oltre 350 milioni di persone che hanno cliccato per saperne di più”.

Facebook, a fine marzo scorso ha lanciato a livello globale, anche in Italia, il Centro informazioni sul coronavirus che mostra la mappa mondiale del contagio, insieme a informazioni sui numeri dell’epidemia, sia nazionali che globali, facendo riferimento a fonti autorevoli come l’Oms e in Italia anche al ministero della Salute.

La notifica che apparirà dalle prossime settimane è destinata alle persone che hanno fatto like, interagito o commentato contenuti di disinformazione dannosi relativi al Covid-19 che il social ha poi rimosso; rimanda al sito dell’Oms per approfondimenti sull’epidemia.

Rosen ha sottolineato: “Sulla base di un fact-check siamo in grado di avviare metodi di rilevamento delle similitudini che identificano i duplicati di storie già smentite”.

E aggiunge: “Ad esempio, durante il mese di marzo, abbiamo mostrato avvisi su circa 40 milioni di post su Facebook, basati su circa 4.000 articoli di analisi ad opera dei nostri partner indipendenti per il fact-checking. In circa il 95% dei casi, quando le persone hanno visualizzato quegli avvisi, non sono andate a vedere il contenuto originale. Abbiamo anche rimosso centinaia di migliaia di notizie false che potrebbero provocare danni fisici imminenti”.

Facebook lavora con oltre 60 organizzazioni di fact checking che rivedono contenuti in oltre 50 lingue in tutto il mondo. (Fonte: ANSA) 

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