Coronavirus, ironia sul vademecum: "Restiamo uniti ma... ad un metro e mezzo di distanza" Coronavirus, ironia sul vademecum: "Restiamo uniti ma... ad un metro e mezzo di distanza"

Coronavirus, ironia sul vademecum: “Restiamo uniti ma… ad un metro e mezzo di distanza”

Coronavirus, ironia sul vademecum: "Restiamo uniti ma... ad un metro e mezzo di distanza"
Coronavirus, ironia sul vademecum: “Restiamo uniti ma… ad un metro e mezzo di distanza” (foto ANSA)

ROMA – Un metro di distanza per evitare il contagio. Questo è uno dei consigli del vademecum contro la diffusione del coronavirus. Il web ha approfittato immediatamente della proposta per sdrammatizzare un po’.

Il motto è diventato: “Restiamo uniti ma ad un metro e mezzo di distanza”. L’incoraggiamento ai tempi del #coronavirus. “E quindi sono sospesi tutti gli eventi in libreria ‘che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro’, quindi il mio nuovo sport è il lancio del libro da debita distanza”, scrive un utente. 

“Apri le scuole – chiudi le scuole; apri i musei – chiudi i musei; abbraccia un cinese – tieni un metro di distanza da chiunque. Andamento a dir poco oscillante del governo”, nota qualcuno. “Anche su Twitter manteniamo il metro di distanza please”, chiede un utente. “Qui, il metro di distanza può essere solo mentale!”, commenta qualcuno.

Chi scherza sulla propria condizione misantropa sottolinea: “Come misura precauzionale, le persone devono stare a circa un metro di distanza. PERCHÉ DEVO AVVICINARMI PIÙ DEL SOLITO?”. Oppure c’è chi confessa: “Comunque non per dire, ma la mia vita in realtà continua normalmente dato che non sono mai stata una persona molto affettuosa e ho sempre mantenuto anche più di un metro di distanza dalle altre persone”. “Tecnicamente in piscina, con la normale affluenza degli orari di punta, come si mantiene un metro di distanza?”, chiede qualcuno.

Altri suggeriscono di “rendere obbligatorio il metro di distanza anche alle zanzare”. C’è anche chi immagina una conversazione con qualche compagnia telefonica: “Tra pochi giorni daremo vita a un nuovo mondo di novità per esserti molto più vicino”. Almeno a un metro di distanza, prego”.

C’è anche chi la butta sul fatalismo: “Finalmente potrò vedere una donna ad un metro di distanza”. I problemi principali sono per chi prende i trasporti pubblici: “Treno pendolari questa mattina: strapieno, gente in piedi nel corridoio, insomma stesso scenario di tutti i giorni! Compresi starnuti a go go… e i sedili sono a contatto, altro che distanza di un metro… però abbiamo chiuso le scuole, così ai bambini, il virus glielo portiamo noi!”. E ancora: “qualcuno potrebbe spiegarmi perché nessuno prende misure per disincentivare l’uso dei mezzi pubblici? Come si fa a stare a meno di 1-2 metri di distanza dalle altre persone in metro? Chiudiamo le scuole e ci ammassiamo sui mezzi… che senso ha?”. (fonte AGI)

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