ROMA – Corte Ue. Ingiusta condanna giornalista: non c’è diffamazione se processo in corso. Dal sito di Franco Abruzzo, volentieri pubblichiamo la notizia di una importante sentenza della Corte di Strasburgo che circoscrive l’ambito di punibilità di un giornalista nel dare la notizia.
Pronunciandosi su un caso riguardante un procedimento per diffamazione nei confronti di un giornalista a seguito della pubblicazione di un articolo su un importante caso giudiziario penale in cui l’imputato era stato alla fine assolto, la Corte dei diritti dell’Uomo, nell’escludere la violazione dell’articolo 10 della CEDU, ha rilevato, in particolare, che era chiaro dall’articolo che il procedimento era pendente e non si era ancora concluso nel momento in cui era stato pubblicato il resoconto. Il testo dell’articolo, peraltro, riproduceva fedelmente il testo dell’imputazione formulata dalla Pubblica accusa, e non vi era alcun motivo per il giornalista di ritenere che l’accusa non potesse considerarsi una fonte attendibile su cui basare la notizia.
Alessio Scarcella – Consigliere della Corte Suprema di Cassazione
Corte europea dei diritti dell’Uomo Sentenza 02/06/2015, n. 54145/10