Dino Bichisao, direttore Audipress, morto per infarto e per amore dei giornali

Dino Bichisao, direttore Audipress, morto per infarto e per amore dei giornali
Dino Bichisao, una vita per i giornali, morto all’improvviso a Milano

MILANO – Dino Bichisao, direttore di Audipress, è morto improvvisamente, probabilmente per infarto giovedì sera a Milano. Aveva 72 anni e sembrava in perfetta forma. Audipress è l’Auditel della carta stampata, la società di cui sono proprietari gli editori e gli investitori pubblicitari rappresentati da Upa.

Giovedì era stato a Roma per una riunione con il presidente di Audipress, Giulio Anselmi, presidente di Fieg, la federazione degli editori, con il quale aveva un rapporto un po’ tormentato. Non era stato bene ma lui, sempre prodigo di consigli medici con gli amici, aveva sottovalutato i sintomi e pensato a una influenza.

È morto mentre lo portavano al pronto soccorso, era troppo tardi.

Uomo di giornali da sempre, esperto di pubblicità, di marketing e di ricerche, Dino Bichisao aveva lavorato al Corriere della Sera e al Giorno prima di assumere l’incarico in Audiweb.

Amava i giornali, un po’ meno gli editori e i loro funzionari, spesso miopi e arroganti. Però non negava i suoi consigli a nessuno: preciso, puntuale, discreto. Chi li seguiva ne aveva sempre dei vantaggi.

Forse è stato il logoramento dovuto al continuo sforzo di autocontrollo nei rapporti con persone con cui era sempre meno in sintonia, per lo sforzo di nascondere il suo sdegno e per conservare sempre l’apparenza di serenità che era una sua caratteristica vincente.

Parlava spesso di ritirarsi perché si sentiva sempre più isolato nella marea montante della incompetenza. Ci ha pensato il Destino a levarlo dall’imbarazzo.

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