Doodle di Google celebra Wu Lien-teh: chi è l'inventore delle mascherine chirurgiche Doodle di Google celebra Wu Lien-teh: chi è l'inventore delle mascherine chirurgiche

Doodle di Google celebra Wu Lien-teh: Wu Lien-teh l’inventore delle mascherine chirurgiche oggi celebrato con Doodle di Google

Google con il suo consueto doodle giornaliero celebra Wu Lien-teh, il medico malese che creò le mascherine chirurgiche. Oggi infatti ricorre il 124esimo anniversario della sua nascita e Wu Lien-teh impegnò la sua vita nel lavoro nella sanità pubblica contrastando in particolare la peste della Manciuria del 1910-1911. A lui si deve un grosso contributo nella nascita della mascherine chirurgiche che purtroppo oggi siamo costretti a indossare tutti causa Covid.

La storia di Wu Lien-teh celebrato dal doodle di Google

Wu Lien-teh nasce a Penang il 10 marzo del 1879 e muore il 21 gennaio del 1960. E’ stato un medico malese di origini cinesi, noto per il suo lavoro nella sanità pubblica della Repubblica di Cina di inizio ‘900 e in particolare, per la peste della Manciuria del 1910-1911.

Wu è stato il primo studente di medicina di origine cinese a studiare all’Università di Cambridge e fu anche il primo malese nominato per il Premio Nobel per la fisiologia o la medicina nel 1935. Inoltre fu tra i primi fautori dell’utilizzo di maschere di protezione contro agenti patogeni, in special modo introdusse una maschera facciale in cotone idrofilo.

Wu Lien-teh e le mascherine chirurgiche

Nel 1910 Wu Lien-teh iniziò le sue ricerche sulla pandemia che nella Manciuria e nella Mongolia costò la vira a 60mila persone. Dopo aver condotto un’autopsia su una donna morta di peste capì che la pandemia si stava diffondendo per via aerea. Così decise di progettare delle mascherine chirurgiche che in poco tempo divennero l’arma più efficace contro la peste.

Ma oltre a ideare le mascherine chirurgiche, fu tra i promotori della quarantena e della sanificazione degli edifici. Il suo contributo contro la peste fu decisivo anche perché propose la cremazione dei corpi delle vittime contagiate.

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