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Efficientamento Rcs: perdita più grave in euro e in stile. Audience Mediaset giù

di Marco Benedetto |15 Maggio 2013 11:26

Pietro Scott Jovane: 75 milioni per efficientamento

I risultati trimestrali delle più grosse società editoriali italiane non sono brillanti: Rcs ha chiuso il primo trimestre 2013 con una perdita di 107 milioni di euro; Mondadori perdite per 15,3 milioni; Mediaset positiva per 4,2 milioni, una miseria di utile per una azienda abituata a profitti annuali pari a tutto il fatturato di pubblicità della Rai.

La pubblicità in crisi nel mondo, ancor più in crisi nell’Italia di Mario Monti, pesa sui risultati di tutti gli editori. Per Rcs e Mondadori conta anche il calo dei ricavi diffusionali che il taglio dei costi non è bastato a compensare.

Mediaset. In Italia la raccolta pubblicitaria è scesa nel trimestre da 622,7 a 501,8 milioni, mentre inn Spagna, dove mediaset controlla Telecinco, sono stati 191,2 milioni contro i 221,3 milioni di un anno fa.

Secondo il direttore generale di Publitalia, Luigi Colombo ci potrebbe essere una attenuazione a maggio:ci si aspetta un calo del “solo” 10% del mercato pubblicitario tv, contro il meno 19% del primo trimestre, confermato anche ad aprile.

Il calo degli ascolti, che c’è stato, viene venduto così, nel racconto di Repubblica:

“Per paradosso, questo è un effetto che – in parte – sarebbe stato voluto dagli stessi manager [perché] l’azienda ha preferito «calare negli ascolti risparmiando sui costi», in modo da essere pronti con nuovi investimenti quando il momento di mercato sarà propizio. Del resto, il contenimento delle spese (calate del 19% a 600 milioni) ha portato a un risultato operativo in crescita a 34,6 milioni (da 18,1milioni di un anno fa) e un utile netto passato da 1,3 a 4,2 milioni”.

Rcs. Problemi in Italia e Spagna non solo per colpa della pubblicità in diminuzione ma anche il calo della redditività dei quotidiani. Il fatturato è sceso da 343,2 a 285,3 milioni nel primo trimestre 2013, mentre il rosso del risultato netto si è fatto ancora più rosso, passando da 27,3 milioni  a 107,1 milioni di perdita nel giro di un anno, inclusi gli accantonamenti per 75 milioni per «oneri non ricorrenti in relazione alle azioni di efficientamento previste nel piano di sviluppo al 2015». Meno male che lo scrive la prima società editrice italiana di carta stampata. Se scrivono così, chi li legge più?

Mondadori. Registra perdite per 15,3 milioni (contro 2,6 milioni di utile di un anno fa), su ricavi in calo del 10,8% a 292 milioni.

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