Facebook Graph Search e la “Privacy Aware”, la privacy consapevole

Facebook Graph Search e la “Privacy Awake”, la privacy consapevole

ROMA – “Come see what we’re building”. Facebook, sir. Mark Zuckerberg e Google. E’ stato presentato, tra giornalisti ed esperti di ogni settore, dai social network al marketing, il nuovo motore di ricerca di Facebook: Graph Search

Più che un nuovo motore di ricerca un motore web sociale fatto da amici, interessi, informazioni di significato. Si sfidano così due universi, paralleli: Google e il suo motore di ricerca web contro Facebook e il suo mondo social.

Graph Search sarà in grado di eseguire la scansione di un miliardo, un miliardo, di persone e profili per trovare di tutto: dai ristoranti ai profili degli amici. ‘Privacy aware’. Facebook sostiene che il nuovo motore sarà modellato con una privacy consapevole, la ricerca di contenuto condivisa dagli altri utenti. Facebook sostiene che il motore “comprenderà un miliardo di persone, oltre 240 miliardi di foto e più di un trilione di connessioni”.

Così il problema vero, nonostante le tesi di Facebook, diventa proprio questo: la privacy. “Non è un motore di ricerca” ha affermato Zuckerberg. Tesi però difficile a cui credere visto che Facebook ha stretto anche una partnership con il motore Microsoft Bing. 

Graph Search, come dichiarato, utilizzerà le impostazioni privacy già esistenti ed utilizzate per il profilo normale di un utente. L’azienda ha inoltre aggiunto che anche Instagram farà parte di Graph Search.

Il punto vero è che Graph Search sarà fondamentale anche per le aziende che così potranno migliorare le advertisments personalizzandole sempre più in base a gusti ed esigenze singole.

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