ROMA – Gli ascolti della prima serata del Festival di Sanremo non premiano l’edizione 2014
“condotta dal clan Fazio, anzi: la prima puntata dell’edizione 2014 registra una media di 10 milioni e 900 mila spettatori con il 45,93% di share. Nel 2013 la media fu di quasi 13 milioni di spettatori con il 48,20% di share, quindi ben 2 milioni di spettatori si sono volatilizzati. E scusate se è poco”.
Renato Brunetta, autore di questo commento, non perde l’occasione di un a fondo su uno dei suoi bersagli preferiti, Fabio Fazio.
Scrive ancora Renato Brunetta:
“Che tempo che fa” a Sanremo? La 64esima edizione del Festival della canzone italiana parte decisamente all’insegna delle contestazioni, fuori e dentro il Teatro Ariston. Ancor prima che inizi lo show, l’uragano Beppe Grillo si abbatte nelle vicinanze del teatro, improvvisando il suo solito comizio urlante a favore di telecamera, scagliandosi prima di tutto contro mamma Rai, fingendo di dimenticare i suoi lunghi trascorsi nella tv pubblica, come conduttore proprio del Festival di Sanremo nel 1978, anchorman e quant’altro, ma quella, si dirà, era la vecchia vita di Grillo.
Il pretenzioso monologo di Fazio sulla grande bellezza viene interrotto quasi subito dalla protesta di due lavoratori campani, che minacciano di buttarsi giù dalla balaustra dell’Ariston. Deja vu del Festival ai tempi di Pippo Baudo, ma purtroppo i problemi di disoccupazione sono sempre attuali. Fazio non fa una piega, tentando disperatamente di proseguire con il suo sproloquio.
Ci sia concessa una piccola notazione sulla scenografia. In apertura di serata il sipario, che riproduce un salone delle feste di un palazzo settecentesco, non si apre, rimane bloccato, costringendo l’imbarazzato Fazio ad un ingresso laterale. Ah! Cominciamo bene!
Il palco, che ospita l’orchestra in una sorta di impalcatura, con varie finestre, tanto decantato come spiazzante e praticamente rivoluzionario, è in realtà una scopiazzatura che ricorda da vicino le scenografie dei più recenti talk show. In effetti, ne siamo convinti, il regista Duccio Forzano, di provata fede “Faziosa” si è chiaramente ispirato alla scenografia, quella veramente innovativa, messa in campo ben tre anni fa, nel 2011 al Teatro La Fenice di Venezia, per i 50 anni della casa editrice Marsilio. Apprezziamo la citazione (forse non voluta), ma non veniteci a parlare di novità! Il Mattinale – 19/02/2014 40
Luciana Littizzetto ha letto una delle sue solite letterine chiedendo aiuto a San Remo, ma è comunque apparsa più nervosa e scattosa del solito. E’ stato carino, ma già visto il siparietto danzante con la sempre mitica e inarrivabile Raffaella Carrà.
Registriamo la garbata anteprima dedicata al ribattezzato “Festival di San Remo e San Romolo”, a cura dell’ex Iena Pif. Si tratta di una vera e propria cartolina dedicata a Sanremo, con una furba carrellata su tutte le bellezze e i principali luoghi della città.
Nessuna idea davvero nuova dal direttore artistico Fazio e dai suoi cari radical chic al gran completo, in trasferta sanremese”.