ROMA – Matteo Salvini “in questi anni ha adempiuto, in qualità di giornalista professionista, ai suoi obblighi in materia di deontologia e di rispetto delle differenze e delle diversità, come previsto dalla Carta costituzionale e dalla legge istituiva dell’Ordine professionale?”. Se lo domandano Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, rispettivamente segretario generale e presidente della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), all’indomani di quanto accaduto al raduno nazionale della Lega a Pontida. Nello specifico dopo gli insulti rivolti da parte di militanti a Gad Lerner per il fatto di essere ebreo e a un giornalista videomaker di Repubblica.
I vertici Fnsi scrivono che Salvini “non solo non ha chiesto scusa al presidente Mattarella per le ingiurie scagliate da un suo parlamentare, ma ha anche trovato il modo di insultare di nuovo la redazione di Repubblica e Gad Lerner, affermando di essere stato diffamato e provocato dai cronisti. Può dirci quante denunce ha presentato e contro chi? Può farci sapere dove e quando ha vinto una causa per diffamazione?”.
Al Parlamento e al nuovo governo, concludono Lorusso e Giulietti, “anche di fronte alla gravità di quanto è accaduto ieri, ci permettiamo di chiedere non solo la solidarietà, ma anche la rapida approvazione di una legge che scoraggi le querele bavaglio e introduca una specifica aggravante nei confronti di chiunque tenti di ostacolare il diritto di cronaca, minacciando i cronisti e impedendo l’esercizio di un diritto tutelato dall’articolo 21 della Costituzione”.
Fonte: Fnsi
