ROMA – L’analisi dei metadati sulle foto rubate a Kate Upton (qui le FOTO) hanno dimostrato che il suo account è stato violato grazie a parte di un software normalmente utilizzato dalle forze dell’ordine che scarica un’intera copia backup dell’iPhone del bersaglio. Il software si chiama EPPB (Elcomsoft Phone password Breaker) ed è destinato a dipartimenti di polizia e agenzie governative.
Se un hacker può ottenere username e password di un utenti di iCloud grazie ad un programma come iBrute, può accedere all’account iCloud della vittima per rubare le foto.
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Se invece utilizza EPPB, può scaricare un’intera copia backup dell’iPhone in questione, come se si trattasse di un’unica cartella. Quindi chi usa EPPB può scaricare i dati delle applicazioni, video, contatti e messaggi di testo.
Sul cellulare di Kate Upton, secondo quanto emerge dall’analisi dei metadati, gli hacker avrebbero operato sia con iBrute che con EPPB, motivo per il quale si pensa che i pirati informatici siano in possesso di altri dati della modella, che potrebbero essere utilizzati per ricatti o per la ricerca di nuove vittime.