TRIESTE – La morte di Francesco Pinna è stata “giustizia divina” e “un avvertimento di Dio”. Così ha scritto Bruno Volpe, direttore del blog ultracattolico Pontifex, sulla morte del ragazzo che stava montando il palco per il concerto di Jovanotti a Trieste. Volpe se l’è presa con l’eccessivo libertinaggio televisivo. Il commento di Volpe è stato poi rimosso dal sito.
Volpe ha accusato appunto il mondo della televisione in generale: “Ricorderete che una settimana fa, Fiorello si esibì con il suo penoso “salvalavita Beghelli”, alludendo e facendosi apostolo del profilattico, dunque incoraggiando via etere il libertinaggio sessuale, quindi il peccato mortale? Bene, in quella circostanza, Fiorello ebbe come partner proprio Jovanotti, colui il quale avrebbe dovuto esibirsi a Trieste. Dio non manda certamente il male che non vuole”.
Quindi Volpe continua: “Una positiva conseguenza del crollo è stata la sospensione del concerto di questo menestrello del vietato vietare, del tutto è permesso, della vita sregolata e dell’incitamento ad ogni scompostezza esistenziale. Da questo e solo da questo punto di vista, esiste una giustizia divina che si oppone alla volgarità ed al libertinaggio senza censura, anzi, avallato da nomi noti che, così facendo, si fanno portatori di voce del Maligno”.