Diversi Stati americani hanno deciso di fare causa a Google. I procuratori di vari Stati hanno citato in giudizio l’azienda di Mountain View accusandola di aver continuato a raccogliere dati di geolocalizzazione degli utenti dal 2014 sino almeno al 2019 anche quando quest’ultimi avevano espressamente rifiutato. Circostanza che la società di Menlo Park però smentisce.
Il caso sollevato dalla Ap
Il caso tempo fa era stato sollevato dalla Ap suscitando l’interesse di varie procure, tra cui quella della Capitale e di Stati come Indiana, Texas e Washington. Ciascun ricorrente chiede di ingiungere a Google di cessare questa pratica, di ottenere il risarcimento dei ricavi generati grazie a questa violazione e di infliggere sanzioni alla società.
Francia, in arrivo pesante multe ai giganti del Web per i cookies
La Cnil, organo di controllo della vita privata dei francesi, ha inflitto pesanti multe – rispettivamente 150 e 160 milioni di euro – a Google e Facebook per la loro pratica dell’utilizzo di cookies.
Ma cosa sono i cookies? Semplice: parliamo delle stringhe di tracciamento utilizzate per inviare pubblicità in base alle preferenze dell’utente. L’ammontare della multa inflitta a Google – 150 milioni di euro – è un record di sempre per la Cnil, che supera quella di 100 milioni sempre nei confronti di Google e per lo stesso motivo, risalente al dicembre 2020. Sessanta milioni è l’ammontare della multa a Facebook.