Grecia, Arianna Huffington: "Con l'austerity, andrà via dall' euro"

Pubblicato il 13 Maggio 2012 - 16:28 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK, 13 MAG – ''Se la Banca Centrale Europea non abbandona la sua distruttiva ossessione dell'austerity, la Grecia avra' poche opzioni al di la' di abbandonare l'area euro. E questo comporta rischi ma l'Unione Europea ha lasciato alla Grecia poche alternative sostenibili''. Lo afferma, in un'editoriale sul New York Times, Arianna Huffington, la fondatrice dell'Huffington Post, ricordando le proprie origini greche.

''Seguendo la tragedia grecia di questi giorni, mi tornano in mente i 18 anni che ho trascorso ad Atene, nelle stesse vie oggi teatro di proteste e violenze'' mette in evidenza Huffington, ricordando come la sua famiglia fosse altamente indebitata e come sua madre avesse deciso di tagliare su tutto, tranne sull'educazione dei figli.

''Il punitivo cammino di austerity e la contrazione economica porteranno a un'ulteriore stagnazione nel 2013 e questo non puo' continuare. E i risultati elettorali della scorsa settimana mostrano come i greci non consentiranno che questo continui'' aggiunge portando ad esempio il default e la ristrutturazione dell'Argentina a partire dal 2011. ''Ci sono molte differenze fra i due paesi. Ma il default dell'Argentina e' stato seguito da una crisi economica di pochi mesi e da anni di sostenuta crescita, una direzione drammaticamente diversa da quella su cui si trova la Grecia, che sembra indirizzata su un cammino senza fine di contrazione che sta distruggendo milioni di vite''.

''E' vero i greci si sono comportati in modo irresponsabile prima del collasso dell'economia. Ma non per questo dobbiamo punire i bambini e i giovani, distruggendo il loro futuro come rimedio per coloro che in passato non si sono assunti le loro responsabilita'''. ''E se avere un futuro significa lasciare l'euro, sara' questa la strada che probabilmente la Grecia scegliera'. In Grecia e' stata inventata la democrazia e ora e' il momento di riaccendere lo spirito greco di innovazione, prima che i problemi economici creino ulteriori disparita'''.