ROMA – Dodici milioni di dollari – più o meno dieci milioni di euro – è il riscatto pagato dall’Italia ai terroristi per riportare a casa Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due volontarie italiane rapite in Siria lo scorso 31 luglio. È la tv satellitare araba Al Aan, che ha sede a Dubai, negli Emirati Arabi, a dire che il fronte Al Nusra avrebbe liberato Greta e Vanessa in cambio di un riscatto da 12 milioni di dollari. Dall’Italia naturalmente nessun commento sul riscatto. E mentre Palazzo Chigi (“Greta Ramelli e Vanessa Marzullo sono libere, torneranno presto in Italia”), la Farnesina (“Greta Ramelli e Vanessa Marzullo libere, risultato di intenso lavoro di squadra dell’Italia”) e Laura Boldrini (“Grande gioia per liberazione di Greta e Vanessa”), esultano qualcuno comincia a chiedersi: ma è stato giusto pagare (e quindi finanziare chissà quale gruppo islamico) dodici milioni di dollari per il riscatto? E sotto gli articoli dei siti di informazione e dei quotidiani è già un tam-tam anti-riscatto.
Ecco qualche commento pubblicato su Blitz quotidiano.
Giorgio Casadio: Ventiquattro miliardi di vecchie lire pagati per due diversamente intelligenti che, senza arte, né parte, né cultura geopolitica, vanno a “far del bene” nei territori dei tagliagola. Le famiglie ce l’avevano? Erano d’accordo? Si erano consultate con qualcuno?
Così abbiamo finanziato la costola dell’Isis specializzata nel reperire fondi e armi.Acutangolo: Certo ora non si poteva farle sgozzare, ma le conseguenze ora saranno più armi ai terroristi (che ora sequestreranno piu’ che mai) e più tasse a noi poveri.
Giovanni: Ciliegina sulla torta ..volo privato con aereo AM minimo 15.000,00 (quindicimilaeuro) all’ora.
Sergio: Il buonismo che impera oggi in Italia, porta a questo. Siamo diventati i finanziatori del terrorismo islamico .
Sul Corriere della Sera.
Shameonyou: Gli americani non pagano riscatti, è per quello che vengono sequestrati così pochi americani, e quei pochi generalmente fanno la fine del topo.
AleG: Chi vuole fare volontariato lo faccia in italia che c’è tanta gente bisognosa.
Sinobelli: Italiani , preparate i soldi……vado ad Aleppo !!
5Stars: È una vergogna che per la grave superficialità di queste due signorine in cerca di avventura tutti noi dobbiamo pagare il riscatto per liberarle. come si può pensare di andare in Siria in questo modo.
Sul Fatto Quotidiano.
Francesco Berardino: Non vi pago. Simpatie politiche infelicemente metabolizzate hanno portato le due ragazzine, felicemente liberate, a costringere lo Stato a sborsare dodici milioni di dollari, pare. Quella somma va risarcita. Difficilmente le due bimbe e le loro famiglie saranno in grado di farlo, ma comincino a devolvere i lauti compensi che tutte le televisioni sono pronte a sborsare per ospitarle, con il ricavato dei libri che immancabilmente pubblicheranno. Impoverirci noi non va bene, ma arricchirsi loro è troppo.
Mila Mercadante: Sono contentissima che siano tornate sane e salve. Ora però basta, le tenessero sotto controllo per evitare che facciano altre sciocchezze e le aiutassero a essere più razionali e responsabili.
Darioprov: Quotidianamente sborsiamo ingenti quantità di denaro pubblico per salvare la vita e curare “gente che se la va a cercare”: dall’alpinista inesperto rimasto sotto una valanga al motociclista schiantatosi a 180 km/h.
Rds67: Classico esempio di gente che vive nel mondo dorato fatto di vogliamose bene baci abbracci . La cosa grave è che loro partono e noi paghiamo.
Filippo B.: Sono contento che siano vive, ma dare 12 milioni di euro a questa gente è come invitarli a rapire altre persone e aumentare le richieste, senza contare che questi soldi verranno spesi non in fiori e lezioni di canto, ma per pagare stipendi ai guerriglieri e comprare armi con le quali presumibilmente verranno uccise decine di persone. Meglio vive che morte, ma altre persone pagheranno con la loro vita e la loro libertà questo riscatto. Oltre ad Allah, d’ora in poi dovranno ringraziare anche l’Italia.
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