Hacker ricattano Apple: “Soldi o cancelliamo gli account”. Azienda smentisce, ma…

Hacker ricattano Apple: "Soldi o cancelliamo gli account". Azienda smentisce, ma...
Hacker ricattano Apple: “Soldi o cancelliamo gli account”. Azienda smentisce, ma…

ROMA – Un messaggio lanciato da un gruppo di hacker: “Apple pagaci o cancelliamo tutti gli account“. Il gruppo di pirati informatici, che si fa chiamare “Turkish Crime Family“, ha pubblicato una lista di credenziali sostenendo di averle ottenuto violando la sicurezza di iPhone e iPad e minaccia gli utenti di Apple. La somma richiesta è di 75mila dollari entro il 7 aprile, una cifra irrisoria e la risposta di Apple non si è fatta attendere. L’azienda ha smentito ogni violazione dei suoi sistemi e dichiarato che non pagherà, sostenendo che le credenziali delle centinaia di milioni di account di posta non riguardano i loro dispositivi.

Tutto è iniziato martedì 21 marzo, quando gli hacker hanno presentato alla testata online Motherboard una lista di centinaia di milioni di account sostenendo di aver ottenuto i dati da una violazione dei sistemi di Apple e minacciando di cancellare tutti i dati dagli iPhone e iPad dei loro utenti se l’azienda non pagherà la cifra richiesta entro l’ultimatum lanciato.

Un portavoce della compagnia di Cupertino ha fatto sapere che la presunta lista di credenziali degli utenti, in caso fosse vera, non sarebbe stata ottenuta attraverso una violazione ai suoi sistemi informatici. “Non c’è stata alcuna intrusione nei nostri sistemi”, ha detto il portavoce, secondo cui la lista potrebbe provenire da servizi esterni precedentemente hackerati.

Stando a un’indiscrezione riportata da Fortune, molte mail e password della lista combacerebbero con quelle coinvolti in un attacco informatico subito da Linkedin nel 2012, ma venuto alla luce solo l’anno scorso. In quell’evento erano stati interessati 100 milioni di account. In questo caso, invece, il gruppo hacker ha dato versioni discordanti sull’entità degli account, parlando prima di 300 milioni e poi di 559 milioni.

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