WASHINGTON – AT&T ha scaricato Huawei e non distribuirà i suoi smartphone negli USA.
L’operatore telefonico americano avrebbe dovuto distribuire nel territorio statunitense il Mate 10 Pro, modello di punta Huawei ma a un passo dalla firma dell’accordo è saltato tutto.
Le ragioni?
Secondo quanto riportato dal sito The Information e ripreso dalle principali testate internazionali e nazionali, AT&T avrebbe ceduto alle pressioni di alcuni membri del Senato e del Committee on Intelligence del Congresso Usa, che il 20 dicembre scorso avevano inviato una lettera alla Federal Communications Commission sottolineando i rischi per la sicurezza nazionale derivanti dai piani di espansione di Huawei.
L’annuncio della partnership doveva avvenire ieri a Las Vegas dove è in corso il Ces, la più grande fiera mondiale dedicata all’hi-tech, ma per Huawei – come ha riportato il Corriere della Sera – è arrivata la battuta d’arresto, non di poco conto se si pensa che Richard Yu, responsabile della divisione smartphone, aveva ribadito, durante la discorso di fine anno ai dipendenti, l’aspirazione dell’azienda a diventare un marchio veramente globale, tanto da dichiararsi disposto a investire 100 milioni di dollari in una campagna di marketing.
Ma nell’attuale clima politico il business per gli americani è passato in secondo piano.
A vincere il timore per i chip dei telefonini prodotti con tecnologia proprietaria Huawei che troppo spesso hanno dimostrato un basso livello di sicurezza. Non è la prima volta, infatti, che il gruppo cinese finisce nel mirino per ragioni di sicurezza, era già successo nel 2012 quando è stato oggetto di un’indagine delle autorità statunitensi per verificare se le sue infrastrutture per le reti avrebbero potuto essere sfruttate per lo spionaggio da parte del governo Cinese.