Giornalisti intercettati nell’ambito dell’inchiesta sulle Ong condotta dalla Procura di Trapani. Dopo le rivelazioni di Andrea Palladino sul quotidiano Domani, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana chiede chiarezza.
“Chi e perché ha disposto tali misure? Si volevano scoprire le fonti, violando il segreto professionale? A che titolo sono state trascritte le intercettazioni relative ai colloqui tra la cronista Nancy Porsia e la sua legale Alessandra Ballerini? Perché, particolare ancora più inquietante, sono stati trascritti brani relativi alle indagini su Giulio Regeni?”, domanda il sindacato.
“Non spetta a noi emettere sentenze, ma riteniamo opportuno che le autorità di garanzia chiedano chiarimenti e li rendano pubblici”, conclude la Fnsi, assicurando che “fornirà alle colleghe e ai colleghi ogni supporto e sosterrà tutte le iniziative che intenderanno promuovere”.
Giulietti: “Ministra Cartabia e Csm aprano inchiesta”
Il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, intervistato dal direttore di Radio Radicale, Alessio Falconio, è tornato a chiedere spiegazioni.
“Grazie all’inchiesta di un giornalista coraggioso – ha detto – emerge con chiarezza che a Trapani sono state trascritte delle intercettazioni relative in primo luogo ad una conversazione tra la giornalista Nancy Porzia, più volte minacciata di morte dai mercanti di carne umana libici, e la suo avvocata Alessandra Ballerini, che è anche la legale della famiglia Regeni. Vengono intercettati illegalmente perché si tratta di un colloquio tra un avvocato e una sua cliente”.
“Non solo – prosegue Giulietti – nel corso della intercettazione l’avvocata Ballerini fa riferimento ad un viaggio a tutti ignoto “il prossimo 3 ottobre” sulla vicenda Regeni dove, dice l’avvocato, “sarò senza scorta”, tutto ciò viene trascritto”.
“Chi ha consentito questo abuso? Perché è stata intercettata una telefonata tra una legale e una sua assistita? Cosa c’entrano questi ripetuti riferimenti alla vicenda Regeni che aprono scenari ancora più inquietanti su quello che è accaduto?”, chiede il presidente Fnsi.
“Ci sono – aggiunge – le intercettazioni di altri cronisti, Sergio Scandura di Radio Radicale, De Pascale di Report Rai3, Francesca Mannocchi, Fausto Biroslavo, sicuramente ne dimentico altri. Perché sono stati intercettati? Sono stati intercettati direttamente o mentre parlavano con le loro fonti? Cosa si cercavano, le fonti dei giornalisti? Ma c’è il segreto professionale”.
“A questo punto, parlo anche a nome della Fnsi e del segretario Raffaele Lorusso, i legali della Federazione si mettono a disposizione di tutte le colleghe e colleghi per eventuali denunce. Chiediamo formalmente al ministero della Giustizia, alla ministra Marta Cartabia, allo stesso Csm, di aprire una inchiesta su quello che è accaduto, di farci sapere chi ha disposto queste intercettazioni, di spiegare cosa è accaduto e perché, di rendere note tutte le carte senza lasciare nessuna zona d’ombra, perché c’è materia non per essere preoccupati ma molto di più”.