NEW YORK, 19 MAR – Se fosse un Paese nel 2016 Internet sarebbe la quinta potenza economica mondiale. Davanti ci sarebbero solo Stati Uniti, Cina, Giappone e India. Sono i risultati sorprendenti di uno studio svolto da un'azienda di consulenza globale, la Boston Consulting Group.
Secondo lo studio tra quattro anni ci saranno tre miliardi di internauti, oltre un miliardo in piu' di quelli del 2010, il che farebbe della rete una potenza economica da 4 miliardi e 200 milioni di dollari. Il balzo in avanti di internet e' dovuto a due fattori principali: la rete a portata di telefonino e i social network.
Secondo la ricerca – durata tre anni e che ha coinvolto una cinquantina di Paesi – nel G-20 e' il Regno Unito quello che deve riconoscere a internet il maggiore contributo per la sua crescita economica. Nel 2016, la rete rappresentera' il 12,4% del suo prodotto interno lordo, meglio della Corea del Sud con l'8% e degli altri 26 Paesi della Ue messi assieme (5,7%). L'Union Jack fa meglio anche degli Stati Uniti con il 5,4%, il Canada con il 3,6% e la Francia con il 3,4%. Nel caso della Cina, dove il popolo di internet sta crescendo sempre piu', la rete rappresentera' il 6,9% del Pil.
Lo studio ha messo in evidenza infine che da internet hanno tratto beneficio soprattutto le aziende. ''In molti Paesi come Cina, Inghilterra, Turchia e Francia – si legge – le piccole e medie imprese che hanno relazioni via internet con i clienti hanno registrato un incremento nelle vendite maggiore rispetto a quelle che non hanno una presenza sul web. La differenza nei profitti e' pari ad un 22%''.